martedì 18 gennaio 2011

NOTA SULLA PROPRIETA' DELL'OPERA SCRITTA

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119 commenti:

  1. Sto Paese va veloce e gioca sempre d'anticipo. Salta a pie' pari la rivoluzione e passa direttamente a Bonaparte. Pieno di Napoleoni, in giro, ex caporali autopromossisi sul campo, trionfatori di Smolensk immaginarie, diretti a tutta birra verso un fulgido destino individuale. Ed un piu' modesto e grigio destino collettivo.

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  2. Costituzioni, conquiste sociali, riforme, ideologie, democrazie...l'avete capito che e' questione di persone piu' che di progetti ? Che il piu' solido dei castelli, presidiato da scherani immotivati, finisce per cadere ? Che le Costituzioni, i Sindacati, l'Eguaglianza, le emancipazioni...crollano come piramidi umane composte da fiacchi funamboli se la stoffa umana e' pessima ? Che le Presidenze, i Comitati, le Garanzie, financo la Pace marciscono se la guardia che li presidia e' composta da codardi e smidollati e la materia che li compone e' fradicia ? Che il piu' puro capitalismo popolato di imprenditori retti e' migliore del piu' fulgido comunismo rivoluzionario ? No, vero ? Allora balocchiamoci ancora nei sogni di Conquista da discount e fingiamo che ancora esistano strade solide e sicure che agli altri sfuggono, emblemi salvifici e modelli perfetti. Prima della catastrofe.

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  3. I SEMAFORI DI LODI
    Rossi, come il materialismo storico….il materialismo stoico…..apprezzati da tutti I propugnatori della citta’ statica. Ti sfiniscono…piu’ che altro non ti capaciti all’idea che siano stati programmati da un umano,,,improntati alla scelleratezza per loro natura, te ne faresti una ragione, robot impazziti, esseri alieni. No, no,,..c’e’ una qualche volonta’ conscia dietro, una mente mammifera il cui disegno prima o poi ti apparira’ evidente. Per l’intanto nulla da apprezzare….neanche quei quadretti espressionistici che ti offrirebbe una citta’ viva…..il dito nel naso....il trasalimento…il guizzo vitale sublimato….l’orgasmo sovversivo…..l’estasi sudaticcia…il fumo artistico…il flirt platonico.. Qui nulla…l’impassibile rassegnazione…..nemmeno….l’idea che non ci possa essere altro. La non vita. La non morte. La genuflessione in attesa della scure.Fermi. Paul.

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  4. E' possibile che Darwin si ingannasse sul tempo richiesto alle specie per trasformarsi in modo significativo. Che il moto della lancetta delle ore di questi mutamenti appaia, al contrario, rilevabile dall'occhio delle collettivita' mentre avviene. Alcune varieta' di organismi e di animali stanno dimostrando di adattarsi all'ambiente, mutando corpo ed abitudini assai velocemente. Da parte nostra, o di molti di noi, l'accelerazione dell'orologio che scandisce il tempo ancora concesso alla democrazia (che credevamo fosse il tempo del futuro ed il segnatempo infinito di una futura condizione immutabile) e' ben osservabile. Atene brucia ad una velocita' inaspettata. Prima le opere di difesa poste al limitare della citta' e poi il cuore della stessa accolgono le fiamme con la zelante sollecitudine dell'innamorato. Bruciano i ponti, le strade, le biblioteche, i dizionari, le scuole, gli ospedali, le Costituzioni, il Parlamento. Le statue degli uomini che ritenevamo grandi ed i fantocci di carnevale sono illuminati da questo grande evento combustivo che li compiace per un istante, prima di divorarli. In fretta, mio Dio cosi' in fretta. Tanto, troppo in fretta. Come non avremo mai immaginato potesse avvenire.

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  5. Spacciare il buon senso per stereotipo e il delirio per coraggiosa scelta anticonvenzionale. Dentro il pattern della protesta giovanile, una volta compreso il suo funzionamento, ci puoi infilare un po' quel che vuoi. Sostituire il Vietnam, il movimento anti atomico, o quello contro le baronie universitarie, ad esempio, con una irrefrenabile smania di 'salvare il pianeta' o 'riscriverere la storia'. Il deturpare quadri o l'abbattere statue avra' così il lodevole e necessario appiglio per non domandarsi se si è del tutto, invece, fuori di senno. Il potere e le ideologie da sempre amano i movimenti di questo tipo e piu' essi appaiono facilmente manovrabili ed orientabili, piu' sono apprezzati. Rendono al contempo l'idea che una causa sia cosi' diffusa da essere giusta e che un certo braccio 'armato' possa sempre essere mobilitato. Tuttavia i movimenti di un tempo, benche' anch'essi inquinati ed in parte pilotati, infastidivano governi, politiche guerrafondaie o energetiche, disparita' sociali, privilegiati. Oggi, al contrario corteggiano e sono corteggiati dai potenti, travisati o meno ed infastidiscono soltanto chi i potenti critica e chi dei potenti diffida.

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  6. BENZINA PURISSIMA.

    Mi risultano simpatici. Hanno questo look un po' anarchico. Lavorano alla shell con un lembo d'abito dell'agip, alla tamoil con la giacca della q eight..sono, in fondo, gli alfieri di un sincretismo fantastico...Io me li ricordo in uniforme, fino ai primi anni '70, pulitini e compiti e spesso sorridenti, aperti fino a tarda ora. Alcuni addirittura con un copricapo in testa ed incredibilmente della marca giusta. Quello presso il quale mi sono fermato l'ultima volta aveva il dispositivo per il gonfiaggio delle gomme in avaria. Da circa un anno. Lo indicava con gesto quasi taumaturgico, come se quel gesto potesse guarirlo. "Pulitina?" mi fa, forse per bilanciare altre accidie. Ammicco sorpreso e lui, dopo qualche secondo mi fa: "Ecco!" e mi sputa sul parabrezza. Quella premura mi commuove. Osservo la barba incolta, il pile rattoppato, l'aspetto dimesso- specchio di una diserzione dalla vita e dai suoi belli e brutti della quale posso soltanto intuire i motivi- lo sguardo spento,il passo strascicato... Mi verrebbe quasi voglia di elargirgli una mancia. Ma non ho spiccioli al seguito. Tutti mangiati dal parchimetro dell'unico paese nel raggio di venti chilometri che ospita un bancomat. Cosi' pago, rimetto in moto e volo verso nuove avventure, rincuorato dal commovente siparietto. Vroom, vroom ! Vi amo, gente. Ma sti tizi li amo ancor di piu'. O forse no. Via ! Via ! ...

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  7. TENDENZE

    Non so stimare quando questo innamoramento per le politiche concentrazionarie abbia avuto origine. Puo' essere che la movimentazione di truppe e di prigionieri della Prima Guerra Mondiale, resa possibile dai moderni mezzi di locomozione, abbia suggerito qualche spunto alle teste calde dell'epoca ed ai loro pronipoti. Sta di fatto che all'ombra di quell'evento la Turchia impone immigrazioni di massa agli Armeni, costellata di episodi crudeli e sanguinari. A ruota sussegue la Russia bolscevica che inizia a praticare deportazioni di massa, impone passaporti interni, procede a stermini piu' o meno mascherati da carestie. La Germania nazista ideologicamente agli antipodi, utilizza poco dopo i medesimi mezzi e li affina, partecipando con entusiasmo ed un flavour tipicamente industriale. La segregazione e' accompagnata dallo sfruttamento di stampo schiavista e dalla successiva, sistematica, eliminazione fisica dei lavoratori. Medesime propensioni manifestano tutte le potenze coloniali (Belgio in primis, il quale detiene financo il record degli individui segregati, fatti lavorare a forza, eliminati). L'adesione a simili modelli, la "cura" per le masse a discapito della vita dei singoli individui sembra riprendere vigore oggi. Ovviamente gli elementi cardine di tali politiche sono opportunamente sottaciuti e tuttavia ben evidenti ai piu' scaltri: la trasformazione dell'individuo in numero; la supremazia di presunti interessi collettivi; le statistiche opportunamente utilizzate come arma di propaganda; le procedure automatiche trasformate in ruotines collettive ineludibili; le accuse di antisocialita' nei confronti di chi non si allinea. Mentre si celebrano con i soliti schemi didascalici le vittime di eventi tragici del Novecento, silente, invisibile alle masse, si fa strada la medesima ideologia che tali stragi ha consentito.

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  8. FINGERANNO DI NON AVER MAI SAPUTO NULLA, PERCHE' E' COSI' CHE SI COMPORTA CHI HA L'IPOCRISIA NEL SANGUE, CONFIDANDO CHE SARANNO GIUDICATI DA ALTRI IPOCRITI O CODARDI O CREDULONI. INVECE SAPEVANO E SANNO BENISSIMO, ALTRIMENTI NON AVREBBERO USATO L'IMPOSIZIONE PER PROCURARSI UNA FINTA QUANTO DIFFUSA ACCONDISCENDENZA. E QUESTA, NON ESSENDO MATERIA LEGATA AL "FORSE", VEDE LA MENZOGNA SPOSARE IL SI ANZICHE' IL DOVEROSO E SCIENTIFICO NO, L'INTRALLAZZO IN LUOGO DELLA CHIAREZZA, IL PROFITTO INVECE CHE IL BENE DEGLI ALTRI, LA MORTE DI INNOCENTI CHE DI COVID NON SAREBBERO MAI DECEDUTI AL POSTO DELLA LORO SALVEZZA. SI TRATTA DI UN CORTEO IGNOBILE, COMPOSTO DA CAPI DI STATO, TOGATI CIECHI E MUTI, POLITICI, FALSI SINDACALISTI ED APERTO DA FILA DA GIORNALISTI INDECENTI. UNA ROBA DA VOMITO, DA VERGOGNA PERENNE.

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  9. L'AMORE UNIVERSALE, DOPO AVER TRAGHETTATO IMMENSI SPIEGAMENTI DI NAUFRAGHI VERSO IL PARADISO, SI INCARICA DI SOFFIARE NEL VENTO IL BIASIMO PER I CONSUMATORI DI PANE, VINO E SALAME. LO STESSO VENTO PROCURA CHE LA BANDIERA UE GARRISCA VIVACE SULLE TERRE LIBERE DI OCCIDENTE, SORELLA DI QUELLA AMERICANA. ED E' ANCORA L'AMORE UNIVERSALE A RALLEGRARE LA MANO D'OPERA INFANTILE CHE SCAVA NELLE MINIERE IN CULO AI LUPI PER PROCURARCI CHIPS E BITES. POI SALUTA ORGOGLIOSA I CIELI SOVRASTANTI BIGPHARMA ED INFINE, A BORDO DI UN LEOPARD A TRAZIONE ELETTRICA, BEFFA L'INVASORE RUSSO. E' PROPRIO TANTO UNIVERSALE QUESTO AMORE, TANTO DISINTERESSATO. LO STESSO BERGOGLIO SE NE RALLEGRA E TALVOLTA PIANGE COMMOSSO PER SIFFATTA E DIFFUSA GRAZIA.

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  10. Meno sei coinvolto e piu' vogliono farti entrare ad ogni costo nel tempio della Storia. Fosse anche per un secondo desiderano farti chiamare giustizia e coraggio ogni angheria, provocazione e turpe disegno. Sono i pronipoti di quelli che ghermivano i giovani del '99 e li scagliavano sui campi di battaglia rendendoli degni di crepare sotto il fuoco delle mitragliatrici, dopo averli convinti di fare parte di un Regno e che questo elevato ente fosse un realta' rappresentante e tutore di un popolo. Seggono sui gradini di questo sterminato propileo decretando se devi morire trafitto da un proiettile o da una baionetta, asfissiato da un gas, bruciato dal fosforo, divorato da isotopi radioattivi, sierato o eliminato per fame e poverta' indotta. Si son fatti chiamare capi tribu', principi, re, rivoluzionari, fascisti, comunisti ed ora amano definirsi progressisti. E ricoprirsi di ogni falsa gloria, mentre pensano che un soldato buono e' un soldato morto ed un cittadino ammodo e' solo un fantoccio. Da far muovere a loro piacimento nella luce del crepuscolo, davanti alla grande scalinata, per il loro divertimento.

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  11. Questo conglomerato di pace e prosperita' che si chiama UE, ha il cuore tenero...un cuore selettivo...non ha pianto per i bombardamenti in Libia...ma esibisce lacrimucce da mamma inconsolabile per coloro i quali si sottraggono a misurazioni di pesci...idiozie ecologiche (pagate ci mancherebbe dai piu' deboli)...condanne alla Russia (ma mi pare non sia russo l'esercito che imperversa in mezzo mondo)...progressive schiavizzazioni del lavoro...penalizzazioni dei prodotti locali...entusiasmi finanziari...quanto strana e misteriosa ed inconoscibile e' la storia...quanti ipocriti seguaci di sirene avide di tenere carni....

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  12. Il volto fintamente composto del padrone del vapore nell'udire "green deal !"...la malcelata approvazione...il quieto assenso..."c'e' da far soldi"...pensa e si commuove e quasi sorride..."green!"..."green!"..."fortissimamente green!"

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  13. Ultracorpi 3

    IL CINEMA CHE AMO 4

    "Lo zio Ira...e'..cambiato..." "Perche' si cambia, baby..." verrebbe da rispondere...ed e' una illusione che passa sotto il nome di Io, me, me stesso,il pretendere che non accada...si cambia ogni giorno, in ogni attimo, ogni istante... Jack Finney, l'autore del romanzo forse pensava ad invasioni comuniste o anticomuniste (le due principali letture di film e romanzo)...non ne sono certo...magari aveva letto Gogol....magari aveva letto il Sosia...magari si annoiava...Di fatto il film non mostra nulla di "artisticamente" rilevante....o innovativo...nessuna clamorosa idea, ma il clima di tensione e' reso a dovere...e Santa Mira viene fatta assomigliare ad ogni luogo...ogni paese ove possa subdolamente covare e di seguito divampare il fuoco del fanatismo...Paradossalmente, riflettendo oggi sul film....appare inquietante la presunzione opposta, la mancata percezione del nostro mutare in continuazione...la presa in considerazone delle nostre "repliche"...delle presunte nostre asserzioni... lo sguardo distratto da quella fucina di atomi, molecole, enzimi che sono il nostro corpo e che mutano, volente e nolente trasformandoci nell' "Uomo che non c'era" e che non ci e' mai stato. Dalle parti di Carmelo Bene, forse, e cosi' lontano dagli attuali trombonismi...un film da rivedere tante volte..prima di iniziare a (non) vederlo sul serio...

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  14. ULTRACORPI OGGI

    Alcuni di noi hanno impiegato un tempo assai esiguo per comprendere che lo zio Hyra...non e' davvero lo zio Hyra. Altri impiegano piu' tempo. Altri ancora, per codardia, fingono di non vedere. Dicono...guarda, e' proprio identico...si comporta come lui...falcia l'erba in giardino e risponde benevolo al saluto. Dovesse presentarsi alle elezioni, sarebbero anche pronti a votarlo (anzi lo votano di sicuro). Eppure tutti sappiamo, avendo visto il film, come si comportera' nottetempo...sappiamo delle frasi sussurrate, degli accordi sottobanco...Alcuni di noi sono gia' ultracorpi e non lo sanno. I piu' sani valutano, viceversa, come il film sembra suggerire a decenni distanza dalla sua uscita (e accantonate le primeve letture...maccartiste/antimaccartiste) di non sapere chi essi sono, di navigare quotidianamente in un mare di dubbi. Di essere insomma deboli creature terrestri...creature umane e non aliene. Film da rivedere, specie di questi tempi.

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  15. https://prateria-prateria.blogspot.com/?m=1

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  16. La profonda, ormai inarrivabile, capacita' di sintesi del secolo scorso. Groucho Marx: "Whatever it is, I' m against it !" Di qualunque cosa si tratti...sono contro !. E poi...qualche decennio piu' tardi, nel film "Il Laureato"...il tipo che si rivolge ad un giovane Dustin Hoffman: "Ti diro' una cosa ragazzo mio: plastica !". Quanti rimpianti...

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  17. COLORO CHE NON HANNO IL CORAGGIO DI DEFINIRE UN DESPOTA COME TALE NON SI FARANNO SCRUPOLI A DEFINIRE FANATICO UN MARTIRE. MA E' QUEST'ULTIMO A INDICARE IL VALORE DI UNA VITA, NON IL PRIMO.

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  18. Cyrano confessa il proprio sconcerto al compagno di avventure lunatiche. Si e' aggirato per le strade di quell'Impero ed ogni volta che ha domandato ad un passante che ora fosse, questo ha digringnato i denti e fatto una smorfia tanto irrispettosa quanto enigmatica. Gli sara' spiegato che e' usanza lunare far del naso e della bocca una meridiana e dar contezza, in questo modo, dell'ora richiesta. Parimenti l'intervento di Putin in Ucraina, a coloro i quali non conoscono gli antefatti e si bevono ogni fregnaccia televisiva (e non certo a coloro che tali fregnacce in malafede diffondono) puo' apparire un gesto prepotente ed offensivo. Ma quella smorfia, quell'intervento, e' soltanto la risposta ad una domanda rivoltagli dalla Nato: "Quanto ancora sopporterai di essere provocato, insultato, deriso, posto in pericolo, prima di intervenire ?"

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  19. LA SOTTILE SENZAZIONE CHE CHI VA IN VISITA AL BINARIO 21 DI MILANO CENTRALE O IN ALTRI DOLOROSI LUOGHI SPARSI IN GIRO PER L'EUROPA, STIA SBIRCIANDO NEL NOSTRO FUTURO, ANZICHE' NEL PASSATO.

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  20. MARIO 1 .Lo dice anche Mario...si stava bene, un tempo, quassu' in montagna....aria buona e lo guardo speranzoso verso la valle. Arrivavano cose nuove ed apprezzabili dalla strada che accompagna il corso del fiume. E sorrisi, in genere. Si sentivano rinascere, dicevano. Depositavano le loro piccole cose che ci rendevano edotti sul futuro. Diavolerie varie....e utili, di solito. Ora portano su moduli e cavilli, regolamenti, sguardi vuoti. Non si riprendono che quando debbono andare via, ma ormai e' troppo tardi. Ne accompagniamo con lo sguaro le sagome scure finche' possiamo. Finche' svaniscono nel tramonto....e nel futuro.

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  21. CONTESTO

    I democratici son quelli che intendono salvare il Paese. Gli antidemocratici quelli che vorrebbero votare.

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  22. Un vento strano di scirocco, l'attrazione lunare al massimo grado, la brusca variazione nelle temperature, l'agitazione dei cani dei vicini. Poi stamani una sorta di brevissimo fremito, ma significativo, tanto da indurmi a controllare il lampadario. Ora notizie di una immensa sciagura. Fosse lo spunto per riflettere su una tregua, vi si potrebbe cavare qualcosa di buono. Ma non credo...

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  23. D'improvviso, in concomitanza a fatti di cronaca nera, questi postmoderni borghi del norditalia, nati morti, muti e deserti, dormitori lividi senza alcuna vocazione al convivio....all'incontro...ad alcuna manifestazione di vita che non sia l'andare e il tornare al lavoro.......questi accrocchi di cemento, dicevo, in ispecie di notte......si popolano di vispi testimoni dell'evento. Tizio, alle tre di notte, si trovava in giro con il cane.....caio rientrava da una cena i lavoro....la sig.ra Tina non riusciva a dormire e si affacciava in giardino.....l'universitario contemplava le stelle da insolite angolazioni.....Lucrezia litigava con il marito....eppercio' questi si faceva un giro dell'isolato...in pantofole......
    Tutti svegli insomma.....fervidi osservatori.....ausiliari di Chi li ha visti.....delatori di anime perdute...collezionisti di scampoli di vita.....altrui.

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  24. AMMIREVOLE

    Il candore con il quale pletore di comuni cittadini pretendono di saper tutto del drago. Come gia' accadde con i vari uomini della provvidenza (Dini; Berlusconi; Grillo; Monti e via cantando) basta un po' di pubblicita' mediatica e gran parte degli italiani sanno, conoscono, apprezzano e si innamorano. Impiegati, operai (operai !!!), casalinghe, dipendenti pubblici son gia' tutti genuflessi a parole che non significano nulla (bilancio, pil, sistema Italia) se non per i padroni del vapore. La loro condizione non cambiera' e, cinicamente, me ne felicito. Questo accade a coloro che si fanno abbacinare da nomi collettivi, priorita' finanziarie, vane parolone. Che non si vedono piu', non pensano piu' a se stessi come individui, alla propria condizione di sfruttati, sottopagati, negletti. W l'Italia !

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  25. Fin dove deve spingersi un oltraggio perche' l'uomo comune lo percepisca come tale ? La proposta di delibare quel che fino a ieri era inteso qui in occidente come repellente, non e' ancora abbastanza ovvio che contenga una valenza di sfregio e di sardonica provocazione ? In passato alcuni regimi autoritari hanno paragonato gli indesiderabili a parassiti, insetti, ratti. Ora parte di questa infima congerie ci viene servita in tavola insieme al sorrisetto sbieco di chi intende divertirsi ad ingiuriarci e scandalizzarci. Con l'accondiscendenza di giornalisti e finti esperti da sempre genuflessi di fronte al piu' potente e piu' infame. E' l'ennesimo modo per dirci che non conteremo nulla e che tutte le pregresse conquiste saranno cancellate e disperse nella polvere. Ho ascoltato alcuni pronunciamenti degli agricoltori in rivolta e, lo dico con rammarico, mi pare che a molti di loro sfugga l'intenzionalita' della condotta della UE e di molti governanti. Il disegno complessivo gli sfugge; vedono soltanto errori, politiche sbagliate, sviste. Ma a questo punto non c'e' proprio nulla di sbagliato. Nei loro piani, intendo. Nella loro strafottente voglia di ridurci a numeri, a prigionieri di giganteschi lager e, possibilmente a cenere e concime per i loro futuri latifondi.

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  26. Lo Stato etico e', di per se', una delle piu' aberranti costruzioni umane. Quando poi questa etica e' fondata su fanfaluche scientifiche ed interessi di parte, e' doppiamente vomitevole. Per quanto abbia in avversione la dottrina marxista debbo riconiscere per lo meno, la delirante buona fede di molti che si sono sforzati di applicarla. Ma qui, oggi, siamo nel regno del male per il male, della bugia eretta a sistema e metro di misura della moralita' di un cittadino, della manipolazione piu' sfrontata e dell'ipocrisia iperbolica. Nel primo caso l'affabulazione, molto spesso, non realizzava di esserlo, qui, invece lo schifo ha ben presente la propria natura di schifo. Totale, irredimibile, giacche' perpetrato da individui nel minimo campioni di egoismo e fanatici e nel massimo perversi che sanno di nuocere e si industriano per nuocere sempre di piu'.

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  27. GUARDATE IL CIELO !

    Mario dice che l'ha letto oggi sul giornale. La porzione del Pianeta Rosso di competenza dell'Italia sara' suddivisa in Province e subprefetture....dove verra' applicata la Costituzione....le leggi ordinarie e speciali ...i Codici..e i regolamenti per la raccolta differenziata. Il membro italiano della prossima spedizione avra', fra l'altro, l'incarico di riferire in merito ai siti piu' opportuni per l'insediamento dei primi Uffici. L'arrivo del primo Vigile Urbano e' previsto per il 2040. La collocazione dei primi autovelox e delle prime ZTL per il 2042. Si stima che le prime multe "marziane" fioccheranno a partire dal 2048. Occhio !

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  28. PREDESTINAZIONE

    Supponiamo che nel mio scellerato agire ponga in equilibrio sul davanzale un vaso, in un giornata ventosa, in un certo momento x...che poi il vaso cada e, mettiamo, uccida un gatto, nel tempo x'. Un osservatore, da lontano, lontano, lontano quanto potete immaginare...assistera' alla collocazione del vaso nel suo tempo presente x'...cioe' al mio preterito agire..al mio passato. Inevitabillmente...nel suo istante x'' assistera' alla caduta del vaso ed al dipartire del gatto.Il mio presente costituira' il suo inevitabile futuro...Su larga scala questo tempo di corrivazione comporta quindi per ciascuno di noi, agenti ed osservatori, il progredire verso ineluttabili eventi e trasformazioni...verso un futuro precostituito...a dispetto di quanto possiamo ritenerci liberi...a dispetto di ogni inno al libero arbitrio. Forse soltanto il punto di origine degli eventi si sottrae a questa malinconica considerazione...forse... Nel frattempo...meglio infiorettare...e divagare...ed illuderci...non resta altro...

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  29. Roba gia' vista e rivista, declinata in mille modi e con mille condimenti diversi. Ma pare che una certa fetta di pubblico abbia continuamente bisogno di nuove salse per 'prendere' coscienza e partire per dare una mano in un Paese esotico. Tuttavia non partono mai, in realta'. Attendono sempre il film successivo, per prender meglio la rincorsa.

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  30. IL CONFESSIONALE PUBBLICO, ESTENSIONE DELLE QUESTUE GIORNALISTICHE NELL'IMMEDIATEZZA DI UN LUTTO O DI UN DISASTRO, PUBBLICIZZATO E DIFFUSO DA COSTANZI, MARIE DE FILIPPI, SCIARELLI E CARRA' VARIE, E' L'ENNESIMA ISTITUZIONE MEDIATICA PROGRESSISTA. E' IL FALSO TRAVESTITO DA AUTENTICO CHE PIU' AUTENTICO NON SI PUO'. A SECONDA DEL TENORE DELLA CONFESSIONE E DEL SUO ACCORDARSI ALLA DIREZIONE DEL VENTO, CHI CONFESSA, FRIGNANTE O MENO, MERITERA' GLORIA O INFAMIA, PRESUNZIONE DI INNOCENZA O DI COLPEVOLEZZA, COMPRESIONE O DISCREDITO.

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  31. SULLE PORTE AUTOMATICHE DEL BENNET DOVE HO FATTO SPESA OGGI CAMPEGGIAVA UNA FIERA DI DICHIARAZIONE DI SOSTENIBILITA'. I CESTINI IGNORO SE FOSSERO DI PLASTICA "SOSTENIBILE", MA APPARIVANO SOSTENIBILMENTE SPORCHI (VORRAI MICA SPRECARE ENERGIA PER PULIRLI?). GLI ALIMENTI ESPOSTI SI PROCLAMAVANO TUTTI SOSTENIBILI, EVENTUALMENTE MEDIOCRI, MOLTO CARI, MA SOSTENIBILI. LE DUE CASSE APERTE SU DIECI (CHIARA ESEMPLIFICAZIONE DEL CONCETTO DI PLUSVALORE AD ALTO INDICE DI SFRUTTAMENTO CUI NESSUN CLIENTE COMUNISTA PARE PRESTARE LA MINIMA ATTENZIONE) CREDO RIENTRASSERO ANCH'ESSE NEL CONCETTO IN QUESTIONE. DIETRO DI ME UNA SIGNORA RIFERIVA STENTOREAMENTE A QUALCUNO, VIA TELEFONO, DI AVER DISPOSTO PER LA PROPRIA MADRE "LA QUINTA DOSE", CAUSANDO IL SINCRONICO E CREDO SOSTENIBILE SINGULTO MIO E DI UNA SECONDA CLIENTE DAVANTI A ME (EVIDENTEMENTE DI IDEE SIMILI ALLE MIE IN MATERIA). SCONTRINO TUTTO SOMMATO SOSTENIBILE, BENCHE' SALATO. AL MARGINE DEL PARCHEGGIO RISERVATO AI VEICOLI INSOSTENIBILI, UN PAIO DI MALINCONICHE COLONNINE (DISERTATE) PER AUTO ELETTRICHE E SOSTENIBILI. HO MESSO IN MOTO, FATTO SBUFFARE IN MODO TEATRALMENTE INSOSTENIBILE IL MOTORE E SONO CORSO VIA, INSEGUITO DALL'INSISTITA SMORFIA DEL SOSTENIBILE FUTURO.

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  32. IL RE E' NUDO. NOI ANCHE

    Quegli anni hanno pero' anche disvelato l'inadeguatezza dei cittadini rispetto alla democrazia diffusa. La stanchezza e il disincanto che conduce al lasciar fare. I Comitati, i Consigli di questo e di quello che si creavano ed in breve tempo venivano disertati per tedio, svogliatezza, incapacita' a reggere l'impegno..mio Dio, che pena ! Gli anni successivi al '68 non spogliano piu' il Re, bensi' noi, i nostri limiti, i nostri suffragi universali, la limitatezza della nostra democrazia. E sfatano una volta per tutte il.mito che addebita soltanto ad una certa classe sociale i mali del mondo. Il Re e' nudo da secoli. In quegli anni anche noi abbiamo iniziato a spogliarci. Ed ora siamo come lui. Nudi.

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  33. Negazionista del climate change; negazionista della sostenibilita'; negazionista della Shoah; negazionista delle Foibe; negazionista dell'inclusivita', negazionista del patriarcato...
    E' il loro modo di censurare il tuo rispetto per la complessita' dei mutamenti cosmici, delle leggi fisiche, della Storia, della sociologia, dei rapporti fra individui.
    E' il loro invito ad abbandonare il ragionamento e consumare pappette pronte, da consumare in giorni o periodi stabiliti. Altrimenti ti definiranno negazionista. E dovrai discolparti dal pensare troppo. E poi chiedere perdono.

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  34. Incespica nel nuovo
    la notte e non vorrebbe
    Il volto adusto e perso
    le braccia intirizzite
    le mani lente e stanche
    Stendendosi confessa
    alla platea distratta
    d'essere stata spesso
    consolazione e pena
    risoluzione e dubbio
    ispirazione e peso
    rifugio ed imboscata
    ragione e sentimenti
    Stanotte che ti senti ?
    Ci viene da chieder piano
    Solo d'esser me stessa
    -mi capita assai poco-
    Fatemi riposare
    domani, vi prometto
    reggero' ancora il gioco.

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  35. EURISTICO

    Siccome siamo di fronte ad un "virus terrificante" di discute su come sia meglio organizzare San Remo, su quali squadre calcistiche siano favorite, sui telefonini in arrivo... Emerson sosteneva che giusto o sbagliato fossero dimensioni che soltanto il nostro sentire poteva suggerirci. Anche che cosa sia realta' e che cosa sia suggestione dovremmo essere noi a percepirlo. Credo.

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  36. I PIU' SOFISTICATI TOTALITARISMI MODERNI SANNO BENE CHE RINUNCIARE ALL'APPEAL ANTISISTEMA PUO' RISULTARE DANNOSO. LE COSE, COME NEL CASO DI GRETA, PREFERISCONO FARLE PARTIRE DAL BASSO, CAMUFFATE DA ISTANZE ANTI ESTABLISHMENT E GENUINI ATTI DI PROTESTA.NON SI TRATTA PIU' DI INFILTRARE, PROVOCARE, PILOTARE, FINANCO CREARE UNA FINTA RESISTENZA (TUTTA ESTETICA E NIENTE CONTENUTO), MA DI MASCHERARE IL POTERE CON QUEL TRAVESTIMENTO. SANREMO NON SFUGGE A QUESTA LOGICA: ECCO PERCHE' I DICTAT DEI TIRANNI DEBBONO TRADURSI SU QUEL PALCO IN PIAGNISTEI INTEMPERANZE, LAMENTAZIONI, COLLUVIE DI CONTESTAZIONI, PERCHE' IL POTERE POSSA ADDITARE NOI O PARTE DI NOI COME NEMICO, MA DA UNA POSIZIONE "ALTERNATIVA", "MINORITARIA" EPPURE "GIUSTA', CHE DISSIMULI LA PRESENZA DI UN BURATTINAIO CHE E' AL TEMPO STESSO, APPUNTO, POTERE TIRANNICO E (FINTA) OPPOSIZIONE.

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  37. Un socialista coscienzioso, mentre prende appunti sulla realta' indaga a fondo in sé stesso, sui limiti del suo pensiero e del suo umanitarismo. E lo fa sistematicamente e con costanza, valutando quanto il buon senso, la buona fede e la capacita' di mediazione insistano a farvi parte e ad animare coloro che avverte politicamente vicini. Un vero socialista sa che ogni rivoluzione parte da questi presupposti, i quali, se fossero diffusi, farebbero a meno di altre e piu' manifeste rivoluzioni. In questo senso, nel persistere in una condotta meditata in ogni circostanza, un socialista autentico non può' che essere riformista. Un comunista, al contrario, maschera costantemente i propri vizi, credendo di liberarsi di queste zavorre che ne limitano lo slancio verso rivoluzioni illusorie. Ma questi limiti (propri e degli altri) non possono essere soppressi e dopo ogni rivoluzione (o in attesa della medesima) tornano inevitabilmente a farsi vivi ed innescare ogni processo di marcimento delle pur buone intenzioni. Ogni processo di demolizione di castelli costruiti su terreni infidi e precari. Ogni aspirazione che non tiene conto del reale.

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  38. "Ciò che durante l'infanzia un uomo ha assorbito dello spirito del suo tempo non può' essere cancellato (ma)...noi che in questo numero nuovo secolo abbiamo dovuto imparare a non lasciarci sorprendere da alcuno scoppio di brutalita' collettiva, noi da che un nuovo giorno ci attendiamo ancora peggiori infamie, guardiamo con molto più: scetticismo alla capacità: degli uomini di procedere lungo un cammino di avanzamento morale" (Zweig). Potrebbe essere stato scritto oggi, ma e' stato scritto negli anni quaranta del secolo scorso).

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  39. I FILM CHE AMO (quinta parte)

    Nella seconda meta' degli anni sessanta, epoca che assiste alla definitiva affermazione della civilta' delle immagini (prossima ad impossessarsi degli epigoni di quel che allora passava sotto il nome di contro cultura..) Michelangelo Antonioni prosegue la sua opera di sabotaggio filosofico...Prendendo spunto da un racconto di Julio Cortazar (un genio del racconto breve)..."Le bave del diavolo" (reperibile gratuitamente sul web)...e condendolo di swinging London e fotografi alla moda...getta sul tavolo i propri dubbi e il proprio pessimismo nei confronti dell'immagine medesima. Saltano all'occhio i colori, il mondo dorato della moda, la vacuita' dei reportage dedicati alle modelle in voga all'epoca, il british rock di quel periodo...tuttavia, dietro il sipario, sufficientemente nascosti, ci sono il principio di indeterminazione di Heisenberg, Einstein, le teorie che maggiormente inficiano la pretesa conoscibilita' del reale. Il protagonista si ostina a voler sapere tutto di quella vicenda ("noir" ?) nella quale e' incorso per caso, andandosene a spasso con la propria macchina fotografica in un parco di Londra..ottiene ingrandimenti della foto scattata e poi ancora altri ingrandimenti...nessuno dei quali, aldila' della rivelazione di un aspetto inatteso di quanto da egli ritratto, e' in grado di informarlo piu' di tanto della storia intorno alla quale matura e si fa in seguito morbosa, la sua curiosita'... Mentre il racconto di Cortazar allude alla morte...e alla possibile analogia arma/macchina fotografica, Antonioni, e con lui il protagonista del film, sprofondano in una realta' in disgregazione, la quale si rivela esistente soltanto nell'interpretazione -e nell'immaginario- individuale. Film da vedere, rivedere e...fotografare (forse). Riferimenti: "Blow Up" di Michelangelo Antonioni. Con David Hemmings, Vanessa Redgrave. Veruschka (modella). Swinging London (citta' ed epoca). Yardbirds (gruppo rock). Julio Cortazar (scrittore). "Le bave del diavolo" di Julio Cortazar (consigliatissimi i suoi libri di racconti).

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  40. Contradditorio, spesso, afflitto da limiti caratteristici della propria epoca, ma scrisse, fra l'altro, in un'epoca assai buia:
    "Nessuno puo' essere costretto con la forza, a rinunciare alle proprie opiniioni o accettare opinioni contrarie alle proprie, perche' una costrizione di questo genere non puo' produrre alcun effetto reale al fine per il quale e' impiegata. La costrizione non puo' cambiare la mente degli uomini, li puo' soltanto costringere ad essere ipocriti. A questo modo il magistrato li puo' soltanto costringere a mentire. Ne' una costrizione di questo genere conduce afffatto alla pace alla sicurezza del governo, ma ottiene l'effetto del tutto contrario, perche' con questo metodo il magistrato non aumenta di un grammo il consenso al suo parere, ma anzi fa crescere l'ostilita'"
    Quanto moderne appaiono queste parole in questi nuovi tempi bui, lascio a voi giudicare...

    JOHN LOCKE

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  41. E' LI', NO E' LAGGIU', NO E' QUI

    Insomma tutto questo mare di c...e, di speculazioni e corrutele, di presunti luminari della scienza, di moniti sfiancanti, di decisioni improvvisate e naif si riversa, al momento, sul lungomare di Napoli, ingiuriato da transenne e cavalli di frisia, assediato da giornalisti che gongolano e dallo sguardo dei tuttunpezzo da operetta. Censori delle altrui passeggiate, della altrui liberta' di godere di una giornata di sole, di uno scorcio di mare. Censori di sto...

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  42. QUEL CHE

    Delude profondamente, nel campo artistico, osservare come al di la' delle lagnanze di ordine finanziario/economico (teatri e cinema chiusi e quindi niente incassi; niente concerti, niente spettacoli eppercio' l'orizzonte della fame che si avvicina sempre piu') non si trovi il modo, il tempo, la voglia di condurre un discorso critico profondo su quanto sta accadendo. Questa latitanza, intendiamoci, caratterizza anche il 99 per cento del mondo preteso intellettuale ed il mondo politico. Ma stupisce che gli artisti, ovvero coloro che dovrebbero possedere i mezzi per rappresentare efficacemente e creativamente nei loro vari campi questa critica, se ne stiano zitti e muti, quando non appaiono palesemente condiscendenti. L'arte engage' e' dunque scomparsa ?

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  43. Mastroianni, con gran dispendio di tempo e rilassatezza, cerca ostinatamente di determinare il punto di rottura di un palloncino, la sua "massima capacità'" e, complice il genio di Ferreri, che qui dice moltissimo pur non dandolo a vedere a molti, non vi riesce mai. Sto vizio, oggigiorno, potrebbe, fra l'altro adattarsi ad una cronologia di empieta' collettive in rapida crescita. Quand'e' che si raggiunge il punto di non ritorno ? Quanto si può' ancora sperare ? Quand''e' che una democrazia non e' piu' tale ? E: gia' stato sferrato il piu' crudele ed ingiusto colpo di spada dal dragone del Re o e' prossimo a giungere ? La mia opinione e' che la Notte dei Cristalli sia gia' alle nostre spalle, il motore del potere dispotico sia gia' ben avviato ed il finto ordine che precede la rovina sia stato ben instaurato. Ergo, il Reichstag e' bruciato da tempo, anche se in modo quasi discreto, contenuto ed il palloncino che crediamo ancora intatto e' gia' esploso da anni. Ma e' soltanto una mia opinion......boom !

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  44. MAL DI SCHIENA

    Ripetendotelo tutti i giorni, ti convinco che hai mal di schiena (sebbene tu non manifesti alcun sintomo riconducibile a tale afflizione). Altresi ti rappresento che pletore dI persone che soffrivano di mal di schiena sono decedute. Suggerisco che possano essere tutte mancate a causa del mal di schiena. Alla fine ti propongo un ritrovato di nuova concezione che vanta qualche possibilita' di sottrarti al mal di schiena. Lo assumi ed il mal di schiena cessa. Per la verita', come premesso, non ne soffrivi neppure prima. La stessa sera la tua guarigione sara' oggetto di attenzione del telegiornale. Il mondo e' salvo. E anche il mal di schiena. Di qualcun altro, non il tuo. Che non c'era, non c'e', non ci sara'

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  45. Il tizio mi ha detto: "Superata una certa soglia, diciamo gli otto miliardi di individui attuali, milione piu', milione meno, servon sempre meno scuse per far crepare le persone. Non piu' questioni di religione e in fondo neppure di conquista. Solo la morte per la morte. Invitate o forzate a sterminarsi in tutta fretta, senza neppure prendersi la briga di sistemarle in divise decenti. Sballottate di qua di la' in mimetiche improvvisate o in semplici tute, magari anche in pigiama. Oppure fatte fuori con iniezioni di veleno, dopo essere state rese innocue da giornali e TV o polverizzate dai missili. E' quel che sta succedendo oggi, no ? "In questo senso" ha aggiunto " la Prima Guerra Mondiale, al netto del bric e brac rilucente dell'inizio, e' stata modernissima. Gente mandata al macello per il gusto dello sterminio e per la sottaciuta necessita' di fare spazio... Modernismo allo stato puro !"

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  46. SACRO IMPERO COMPROMISSORIO ROMANO

    Il vecchio PCI giustifico' il compromesso storico con la necessita' di opporsi al "terrorismo"...(Giustificazione, capirete bene, assai risibile nei fatti). Vi sovvengono miglioramenti sostanziali nella condizione dei lavoratori risalenti a quell'epoca ? A me sovvengono lacrime e sangue, austerity, sacrifici, ammiccamenti alla nato, agiografie di Berlinguer e una cappa di seriosa, finta, indignazione per scandali e scandaletti. Roba da Grand Hotel, insomma. Ora si replica. La stessa parabola arrendista attiene partiti di diversa ispirazione politica, ma le poltrone alle quali si ambisce, sono le medesime. Ed il giacervi a lungo, non c'e' nulla da fare, modifica la postura, rende inclini alle mollezze.

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  47. Non perdere il desiderio di scrivere in maniera critica e' gia' un gesto di ribellione. Un segnale. Il dichiarare implicitamente che ogni inchino che si dovra' tributare ai nuovi tiranni, sara' soltanto formale. E che dietro quella riverenza la mano non ha mai abbandonato lo stocco con il quale colpire la bestia.

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  48. QUESTO REPERTORIO...LA TIRITERA DEI RE, DEI KAISER, DELLE CHIESE CHE SCATENANO GUERRE, LE FOMENTANO FRA POPOLI PACIFICI E BENEVOLI, ANDRA' DUNQUE RIVISTA. GIACCHE' DA LUNGO TEMPO ORMAI I RE SIAMO NOI E QUESTI POLITICI E LEADER NEL MINIMO CODARDI, NEL MASSIMO COMPLICI DI MASSACRI DIFFUSI ED INSISTITI LI ABBIAMO SCELTI NOI, VOTATI NOI, DIRETTAMENTE O MENO. ENNESIMO CAPITOLO DAL QUALE MARX E ROUSSEAU ESCONO CON LE OSSA ROTTE E CELINE, CAMUS, CIORAN, VITTORIOSI.

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  49. TUTTO BENE ?

    La franchigia del tutto bene si contrae con l'avanzare dell'eta'. L'altro ieri andava proprio tutto bene, fatta salva qualche rogna al lavoro, un po' di stress ed un piccolo dispiacere. Ieri si e' palesato quel certo dolorino e si e' unito a qualche nuovo problema...ma, alla fine sempre tutto bene. Oggi altri dolori angustiano l'esistenza e fanno capolino afflizioni alle quali non avresti mai pensato, insieme a sempre piu' intense preoccupazioni per un futuro che dipingono fosco...pero' tutto sommato va bene, tutto bene (nel senso che potrebbe andare peggio).E domani, tormentato da mille acciacchi e malesseri, sopravvissuto per sbaglio in mezzo ad una citta' in rovina, mentre stan per cadere missili fatali, come sara' ? "Tutto bene, sai. Proprio tutto bene. Meravigliosamente bene". "E tu ?".

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  50. "So come l'oro può' trasformare l'animo di un uomo". Vi sono romanzi e film in grado di competere con i piu' famosi trattati politici ed "Il Tesoro della Sierra Madre" e' uno di questi. Seguendo la parabola di Fred (un incomparabilmente bravo Bogart, come lo sara' poi ne "L'Ammutinamento del Caine"), traccia il percorso interiore di moltitudini di uomini che si abbandonano progressivamente al demone dell'avidita' e all'innamoramento per i beni materiali ("Parli di quella miniera come se parlassi di una donna") con una profondita' tale da oscurare Marx e soci e farti chiedere quanto sia proficuo oppure ingannevole parlar di classi e di borghesia. Facciamocene una ragione: sono gli uomini come Fred (ovvero i fuori "classe") a governarci da qualche decennio a questa parte e a dirigerci verso il medesimo baratro che attende il protagonista del lungometraggio. Financo i finti sorrisi, che nascondono una costante tensione verso il denaro, sono i medesimi...Certo, il tema, poiche' successivamente inflazionato da altre decine di film, rischia di apparire consunto, tuttavia raramente altri registi han saputo raccontare questa discesa agli inferi, questa deriva umana, nel modo magistrale in cui lo fa Huston. Capolavoro. E film sempre attuale. (John Huston. Il Tesoro della Sierra Madre).

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  51. Per certo alcuni ferrovieri farebbero a meno di instradare automezzi militari verso teatri di guerra e così molti autotrasportatori; per certo alcuni burocrati hanno scosso e scuoteranno il capo di fronte ai deliri governativi; di sicuro molti militari stanno storcendo il naso innanzi a prospettive di guerra; molti agenti non desidererebbero reprimere; alcuni giornalisti onesti vorrebbero descrivere i reali contorni di questo inganno...sono...siamo in molti a voler frenare...ciascuno con i suoi tempi e con i propri mezzi e' giunto a capire che quelle attuali non sono manifestazioni di una democrazia, ma di una moderna tirannide. Ma si e' isolati, disorganizzati, frazionati, diffidenti, privi di mezzi che possano amplificare le nostre voci. E in simili circostanze la macchina della guerra (come precedentemente quella della dittatura sanitaria) agisce senza impedimenti. Quasi tutti i politici annuiscono, la magistratura osserva, il Capo dello Stato tace; il Pontefice specula, i sindacati si nascondono. Ecco...

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  52. Le civilta' che restringono il senso dell'esistenza o ne impongono uno sopra tutti gli altri collassano su se stesse, marciscono. Alla pari dei simulacri in cartapesta degli uomini che esse allevano ed educano alla finzione. A maggior ragione quando tale senso deriva dall'unione di deliri collettivi imposti dall'alto. Sorvolando le future citta' potrai avere l'impressione che la vita vi si svolga soddisfacente ed ordinata, ma osservando bene, piu' in basso, vedrai la muffa che avanza.

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  53. I carri armati linguistici, col tempo, si sono evoluti. Oggi si parla di "filorussi"; "putiniani"; "complottisti"; "no vax"; "boomer"...ma l'accezione e l'utilizzo di questi termini (un cui predecessore ormai accettato e' "missione di pace") e' sempre il medesimo, quello un tempo definito dalle espressioni: "disfattisti"; "sabotatori" ed, in una parola sola, "traditori". Il combustibile che consente la movimentazione di questi mezzi ed il loro piu' opportuno dispiego sul campo di battaglia dialettico e' assicurato, qualora si trovi a scarseggiare, dalla propensione di uomini ed ometti, di lanciarsi in enfatiche cacce al nemico interno, alla spia, al codardo che contagia i propri vicini. Ci si lascia andare, ci si esalta, si ritiene di essere nel giusto e che i dissidenti vadano braccati, esposti alle aggettivazioni piu' infamanti ed infine schiacciati. E' sempre stato cosi', nel corso di pestilenze e di altri drammi collettivi e di guerre. Ma dietro e dentro quei carri armati una certa parte di noi sa chi si cela. Vi sono infingarde redazioni giornalistiche, politici in minor o maggior grado corrotti, Capi di Stato, industriali e finanzieri senza scrupoli, profittatori di ogni risma e tanti, tantissimi ipocriti.

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  54. Come non capire che 'destra' e 'sinistra', un tempo riconoscibili per le diverse radici ideologiche, oggi vengono esse stesse distinte (passivamente) dalle 'notizie'. Sono queste ultime a contenere il germe dell'imminente polemica, dello spartiacque pretestuoso e momentaneo. Sono le 'notizie', ormai, l'attore di questa decadente rappresentazione. Non piu' 'destra' e 'sinistra', le quali scattano ormai in piedi in automatico e vanno a riempire gli spazi gia' contrassegnati da altri. Abbrivio, corsa, e successivo posizionamento sono ormai talmente prevedibili che c'e' piu' suspence in un telefilm di Derrick alla sua quinta replica che in questo gioco per dementi. Che lascio volentieri ad altri.

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  55. La fanatica adesione di parte dei giovani a questi nuovi trend progressisti, che stupisce molti di noi, ad una protesta contro un razzismo, un fascismo ed un oscurantismo inesistenti (mentre si esibisce indifferenza per l'avanzare del giro di vite sulla effettiva liberta' dell'individuo) forse non dovrebbe sorprendere. Consideravo fra me e me e coerentemente commentavo come raramente (mai ?) si siano contati movimenti rivoluzionari (in senso esteso) di masse popolari basati su moderazione e buon senso. Certo, il 1848, la richiesta delle Costituzioni...può' essere annoverata fra le rivolte con fini logici e di reale progresso. Ma siamo nell'ambito dell'eccezione. Poco piu' di cento anni dopo la protesta, pur ancora grandemente genuina, era gia' inquinata da ideologie farlocche, queste si' in grado di affascinare ed affabulare. Raramente ci si rivolta per l'ordinario ed il buon senso: essi hanno quasi sempre poca presa sulle masse. Per questo il nazionalsocialismo, il movimento dei giovani turchi, il comunismo, il fascismo, la rivoluzione culturale cinese ed ora questa imprecisa, non circostanziata, travisata discesa nel baratro appaiono piu' fascinose, segnatamente alle platee giovanili. Il non troppo lontano successo elettorale dei Cinque Stelle e' compreso in questo elenco. Anche in questo caso soprattutto molti giovani han creduto in un sogno-trappola artatamente predisposto per loro. A conquistarli alla moderazione e all'affermazione della giusta proporzione pensa l'eta', ma quando sovente e' ormai troppo tardi e quando i miti che essi hanno condotto al potere si disvelano per quel che sono: demoni.

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  56. CONVEGNI SUGLI ASTERISCHI

    Obnubilazioni progressiste, solita fuffa. La Terra e' sull'orlo della Terza Guerra mondiale ma i sofisti perpetuano le loro specificazioni, sottigliezze, uraniche distinzioni. Se si possa scrivere donna o si debba scrivere femmina alla nascita, se si possa scrivere uomo oppure uom@. Roba che Moliere e la somma di tutte le ipocrisie del mondo gli fanno un baffo. Grazie ancora una volta, PD, per guidarci lungo questo infame viatico di importazione bideniana. Grazie mille !

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  57. MORETTI, VIRZI', GARRONE...MI MUOIO !

    Eppure gli ultimi anni di materiale (per lo piu' inquietante) ne hanno fornito parecchio, non si puo' dire, insomma che gli spunti manchino. Piuttosto si puo' preferire distrarsi (e quel che piu' infastidisce distrarre un certo solito parterre che e' piu' 'politco', mi permetto di osservare che distinto da uno spartiacque anagrafico). Il Sordi che vendeva un occhio, il Gassman che sorpassava in modo irresponsabile, il Gastone Moschin che cadeva prima nella tenaglia conformista e di seguito, in senso reale erano in grado di graffiare, Stefania Sandrelli che precipitava anch'ella, ed in modo peggiore. Ma per riuscire in questo intento devi aver coraggio e non dipendere da una specifica ed ormai ben ammaestrata clacque. Su Ventotene, poi, nonostante la mitologia creata intorno al famoso Manifesto (la cui lettura rivela, alla luce dell'attualita', un substrato neo totalitario mica da poco) si preferisce persistere nella retorica e nell'affabulazione. Vabbe', tempi grami...e film altrettanto grami. Non se ne esce.

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  58. E' strano il mondo...con il senno di poi mi viene da considerare che ai tempi della DC, quando (ora possiamo affermarlo) l'inganno era molto piu' contenuto e blando, si gridava allo scandalo tutti i giorni. 'E' un'impostura !" Si diceva. Ora che l'inganno e' palpabile, insistito, quotidiano e dilagante, ora che non li senti pronunciare una parola genuina, che parlano soltanto per distrarti e predisporti a future rapine (della verita'', in primis) vi sono intere schiere di imbecilli che vi credono, Dan loro credito e fiducia. E possibilmente, tentano di persuadere gli altri sulla giustezza di queste menzogne. Incredibile magia della nuova "civilizzazione".

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  59. ORA NON PIU'. ORA E' DIVERSO.

    Ora ben si comprende perche' le ricorrenze di recenti tragedie storiche vengono "imbalsamate". E altresi' si comprende l'intento di negare ogni possibile lettura controversa di certi eventi storici (ovvero la possibilita' che mediante la discussione una memoria sia mantenuta viva). Perche' tutto sia confinato...contenuto in una precisa cornice storica. E non "concettuale". La quale ultima rivelerebbe verso quale mondo ci stiamo avviando. E quanto i diritti del singolo individuo costituiscano ogni giorno di piu' -e con molte complicita'- il pasto offerto agli interessi delle corporations.

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  60. GENTE SERIA

    Piu' stupide son certe dichiarazioni piu' vanno declamate in pompa magna. Acciocche' l'occhio cada su certe maestosita', certe coreografie che mai si sposerebbero con l'idiozia. E l'occhio suggerisca cosi' all'orecchio: fidati, guarda che e' gente seria.

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  61. CAMBIO DI PASSO

    Dai suadenti violini del compassato alla musica per banda del super genio. Il repertorio non cambia. Ha il sinistro suono dell'orchestra a bordo del Titanic o dei complessini di un ghetto. E' musica funerea, macabra, mascherata da sinfonia trionfale. E' infarcita di retorica. Vuol mascherare i rumori classici del macello. Coprire le giuste grida di indignazione. I lamenti del gregge.

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  62. MENTRE PARIGI BRUCIA.

    Hanno campato troppo a lungo sulla presunzione di essere i buoni in un mondo di "classi". Ora sono in molti a scoprire che non esistono propensioni di classe, ma qualita' individuali. Cosi che si possono trovare conservatori illuminati o meno, imprenditori corretti o meno, commercianti onesti o meno, operai solidali o meno. Attraverso i social ed altresi' nella vita reale molti, provenienti dai piu' diversi retaggi ed orientamenti politici han trovato il modo di dialogare e comprendere la minaccia che opprime il futuro. E sanno bene che nessuna medaglia può' essere piu' esibita dai pronipoti di Marx. Sanno bene che i loro slogan conducono ormai verso un gigantesco lager e che questo avviene sotto l'ala protettiva degli interessi finanziari, dei progetti di nuovi folli e nuovi dittatori. Fare terra bruciata intorno a questi infami e' ormai divenuta una questione di rispetto verso noi stessi e verso la liberta'.

    Di Paolo Venturino

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  63. Il primo insegnamento: le favole. Restano impresse. Predispongono al positivo.L'inserimento, quasi sempre, di elementi immaginifici le rende in grado di impressionare, ma non solo al momento, credo. Lo scarto fra quelle fantasie e la realta' si incarichera', poi, di farcele ricordare, spesso con rimpianto. Ridondanza, quindi. Ditemi: il positivo e l'immaginario traditi e disattesi entrambi nel proseguo della vita. Non si tratta di questo ? Le favole di oggi, quelle contate da politici e giornalisti, son fiabe diverse. Non sono concepite per insegnare, soltanto per intrattenere e, possibilmente ingannare. Lo schema diegetico e' il medesimo: stasi-problema-risoluzione. Ma i "problemi" son sempre quelli che concepiscono loro al fine di trarne vantaggio. Li sentiamo sempre piu' distanti, finti, inventati e cosi', per contro, (per imporceli ed affliggerci con essi) chi li escogita pensa di renderli "scientifici", "comprovati", "imminenti". E le ripetono tutti i giorni, con ogni mezzo, ste favole. Ste brutte favole moderne. Per bimbi ed adulti "moderni".

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  64. SCOMPARSA GRADUALE

    Fra i portati "positivi" del decorso biennio, il seguente: ora sai che in caso di future privazioni della liberta' e di ricatti, non potrai contare su: Sinistra (anzi !); Sindacati; Presidenti; Sottosegretari; Burocrati; Amministrazioni; la quasi interezza del mondo giornalistico; intellettuale; artistico (anzi !); Gran parte della magistratura, della Chiesa, delle Commissioni di vigilanza, delle Commissioni sulla privacy; delle associazioni umanitarie; delle Associazioni dei consumatori; di quasi tutto il mondo medico; di quasi tutti i datori di lavoro; di quasi tutti i lavoratori; delle Amministrazioni; dei Sindaci; delle Regioni; di quasi tutti i colleghi; di molti familiari; degli anarchici; degli antifascisti; dell'Anpi; dei comici; elle organizzazioni a tutela degli immigrati; di quelle a tutela degli animali; delle Ong; del Parlamento Europeo... Resti tu. Resti tu e qualcun altro. Si chiama Delegocrazia. Ops, ho dimenticato il Papa ma quello si sa, qualora ben intenzionato, si sveglia decenni dopo.

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  65. Brevi e felici le epoche in cui il Mondo ti cerca il meno possibile. Chi ha vissuto in uno di quei periodi, l'ultimo e' quello che va dal secondo dopoguerra all'inizio di questo secolo (quando accadeva sovente anzi l'opposto) sa bene quanto le forme moderne del Re, dell'Imperatore, dei Governi, della Chiesa siano tornate a cercarci, persuaderci, omologarci, imporci. Le suggestioni e gli obblighi "etici" che pensavamo legati al passato, tornano invece a invadere la nostra vita, e per acquisire piu' forza, mutano in regola, legge, ed in altre forme di bugia consolidata. Con la differenza che oggi la tecnologia consente assai meno che in passato di eludere queste sirene, di starne alla larga, di irriderle. Le piu' miserabili escogitazioni del potere moderno (la trasformazione in cavie, la considerazione del buon senso come violenza su se stesso e sugli altri, la delibazione di cibi immondi, le frottole sul clima, il controllo di massa, le distrazioni 24/h per i giovani, la possibile mobilitazione per guerre di comodo) si sono gia' fatte strada nel tessuto sociale come un veleno ad azione rapida. Essere ottimisti, far finta di niente, mai come oggi conduce al baratro. Nel massimo ad una guerra termoucleare, nel minimo ad una societa' di imbecilli.

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  66. PUPAZZI (PIDDINI) PARLANTI.

    Esistevano un tempo i riti "borghesi" ed a quei tempi e in quegli ambienti, la retorica, se non scusabile, poteva appariva meno colpevole. Per via di un contesto, di un'educazione, della necessita' di dover reggere impalcature e coreografie. Lo spunto genuino, la parola autentica erano difficili da affrancare dalla prigione alla cui stabilita' non si intendeva attentare, seppur si sarebbe desiderata una maggiore sincerita' . Ma oggi, vaporizzati in gran parte quei contesti, che cosa si può' dire ? Che non si può' piu' parlare di retorica, ma di aperta e vile malafede, di falsita', di un repertorio alla Molière. Insistere con cose che se si e' un minimo ragionanti non si possono manco concepire (le Autorita' o il governo hanno voluto provocare il naufragio; i migranti son condotti qui dai Russi; gli italiani sono un popolo di razzisti; il fascismo dilaga per le strade; la guerra porta alla pace..) e' condotta insana, grottesca oltre misura, oltraggiosa per il malnato che la pratica. Oggi mancate le scusanti cui accennavo, nessuno di questi infami codardi, puo' ritenere di "dover" dire, ora, se dicono, e' perche' VOGLIONO dire. Ovvero VOGLIONO sabotare la ragione ed il senso comune. VOGLIONO distruggere e mentire.

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  67. L'aver presagito che il suffragio universale e la 'rappresentanza' politica non ci avrebbero per nulla sottratti alla cupidigia, alla folle azione dei prescelti per governare, all'inganno ed alla prigionia decorata da democrazia per la quale siamo tutti responsabili, e' il principale merito di Mc Gohaan, ideatore ed interprete della serie che, a distanza di decenni, parla di noi, del nostro presente..

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  68. Malsopporto la retorica...ma ve n'e' una quasi ineludibile...connessa a gesti di autentico coraggio...scia di azioni impulsive e temerarie...genuina gratificazione di un onesto sentire...Poi ve n'e' un'altra...gettata li' come una miserrima coperta, tanto per nascondere disinteresse, accidia, corruzione morale, attitudini asettiche e meschine. Ti accorgi della seconda perche' casca sempre dall'alto...e' suggerita...bisbigliata...richiesta di farsi gesto comune...vuoto...enfatico...senza linfa...senza amore...e piena di inutili vessilli....

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  69. Assimilare il contagio e le sue dinamiche ai riti della societa' consumistica...volere tutto subito...cambiar parere e gusti da un giorno all'altro...non essere in grado di attendere...di pazientare...irrefrenabiita'...nervosismo...delusione...di nuovo entusiasmo per una nuova tesi, un nuovo approccio, una nuova strategia...un nuovo "prodotto"...

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  70. La persistenza di un aspetto del "male", accanto ad altre sue forme che paiono il bene e che sono invece in grado di condurre verso le medesime derive. Nazismo, comunismo, fascismo, positivismo esacerbato, sotto dichiarate o mentite spoglie....zavorre dure per alcuni da abbandonare ed insidiosi ostacoli nel cammino dell'Umanita'. "Abbracciami, credi in me, la vita può' essere perfetta! Il mondo mutarsi in paradiso !" . Non e' cio' che anche oggi ci viene ripetuto ? Redimere e riscattare, sostituire al credo religioso la convinzione che non solo l'Universo sia stato creato per la soddisfazione degli uomini, ma anche che molti di essi non lo meritino. Nascondere, dissimulare i limiti dell'esistenza e della condizione umana, l'invivibilita' e l'inospitalita' di gran parte del cosmo e la precarieta' di un pianeta al quale ci siamo adeguati (e non il contrario) alla meno peggio, sfruttando la ragione e la speranza. Volare troppo in alto dimenticandoci di questo significa cercare poi di atterrare e non trovare piu' la terra e perdersi nel sogno confezionato per noi di volta in volta. Occhio.

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  71. La forma canzone determina il piu' delle volte un agire codardo. In questo e' largamente differente dalla poesia e francamente meno autentica del piu' esteticamente discutibile disegno infantile. La predominanza della musica, anche quando desideresti la sua sudditanza al testo, tanto per cominciare; la metrica che il testo tagliuzza, lima, censura, per costringerlo nella frase melodica, e siamo gia' a due compromissori passaggi. Per ultima, forse, la scelta delle parole, lo spiraglio concesso al dozzinale (poiche' si e' costretti a percorrere quella via...a volte perche' l'unica percorribile...a volte per sfinimento) ill quale, quasi sempre, contagia il narrato, lo piega, lo "spiega".E tutto questo al netto dell'intrinseca inattendibilita' del sostantivo, dell'aggettivo...di ogni vocabolo. Insomma lo credo sommamente...la canzone e' una forma d'arte codarda...e assai menzognera. Poi, e' vero, vi sono diversi gradi di codardia...molto distanti fra loro...

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  72. IL QUADRO DEMOCRATICO

    Giornalisti piegati che interpellano un non eletto che si rifa' ad un organismo sovranazionale. Ok !

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  73. Si preoccupano tutti del PIL, ovvero i ricchissimi di non guadagnare piu' cosi' tanto ed i poveri, di perdere quel poco. Poi, insieme, cantano in coro inni salvifici.

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  74. A quell'epoca ognuno innalzava i propri vessilli. La Democrazia Cristiana propagandava la figura dell'Ogre Rosso, del mangiabambini dall'agire cieco e famelico, gli altri affiggevano per ogni dove la piu' cinematografica icona della bambina vietnamita deturpata dal Napalm. La seconda permane tuttora piu' insistentemente nella memoria collettiva, credo in ragione dell'utilizzo di un veicolo piu' moderno, dell'uso della fotografia...e che fotografia. In tempi piu' recenti si e' tentato il sanguinario cosacco affinche' prendesse confidenza con quell'altro paesaggio e si inoltrasse fra le coltivazioni di riso del sud est asiatico e si convertisse, per una volta...si schierasse in difesa della bimba. Il risultato e' che oggi entrambi, cosacco e napalm, inseguono la bambina...

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  75. Dismettere l'abito da lavoro e non dismettersi. E' gia' una gran conquista, no ?

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  76. Assai sovente la discussione, il pacato controverso, il gentil, razional dibattere, passa attraverso mai tanti corridoi, e' tentato da cosi' tanti divani, si infila in cosi' tanti comodi anditi, da indebolire la spinta originaria che mi ha indotto a ribattere, e privare l'impulso del momento di quella molla spirituale che mi ha mosso. Allora procedo come un automa, ma, dentro di me, mi sono gia' arreso...

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  77. L'inefficacia di ogni strategia esistenziale in siffatte circostanze: fissare negli occhi il pericolo: voltare il capo in direzione opposta: scrutare il cielo ed affidarsi alle stelle; meditare; confidare (di gran lunga la piu' proficua, sotto svariati aspetti). In ogni caso il mistero si disvela quale sostanza primaria della quale siamo fatti...esige il suo riconoscimento, il palcoscenico, sgomita...e non scende quasi mai a patti...

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  78. Condivido l'opinione di Houellebecq (Le particelle elementari; Genuflessione...): l'ateo piu' convinto non puo' negare che la religione costituisca un pilastro fondamentale per la conservazione della societa'...

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  79. ROGOPAG

    C'e' un film ad episodi degli anni 60..."ROGOPAG"...nell'episodio girato da Godard ad un certo punto la protagonista si rivolge all'uomo, il quale la interpella in merito alla sua freddezza: "Io ti ex amo" dice. Ecco, quando ascolto un politico dire: "...abbiamo bisogno di una frase di chiarezza"...mi viene in mente quel film. Si tratta di neo linguaggio. Molti di noi dovranno farci i conti. Conti amari, s'intende.

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  80. A POCO PIU' DI UN SECOLO DALL'AFFERMAZIONE DEL SUFFRAGIO UNIVERSALE, SI OSANNANO I TIRANNI, SI COPRONO E SI IMBRATTANO LE STATUE, SI CENSURANO VOCABOLI ED OPERE LETTERARIE, SI SPIEGA COME DEVE ESSERE ATTUATO IL PROGRESSO, SI DELEGA IL GOVERNO AD ORGANISMI SOVRANAZIONALI, SI ESALTANO VILTA' ED IRRIGIMENTAZIONE E SI PROMUOVONO LE DISEGUAGLIANZE. IN QUANTO ALLE GUERRE, RESTANO LE STESSE, ABBRACCIATE ENTUSIASTICAMENTE DAI GOVERNI. ECCO, IL MALE CHE SI PRESUMEVA CONFINATO AL MONARCA ASSOLUTO, ALLA NOBILTA', ALLA BORGHESIA, AI MAGNATI, AL CLERO, SI SCOPRE ESSERE "IN NOI". CON BUONA PACE DI MARX, ROUSSEAU, E DI TUTTI GLI ADORATORI DI POPOLI E CLASSI.

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  81. RINOCERONTI !

    "Non esiste una ragione assoluta. La ragione e' sempre della maggioranza, noi non contiamo nulla !"

    C'e' stato un tempo in cui la tv pubblica non odiava il teatro (troppo lento ? Fa troppo riflettere ? Mal si presta alle interruzioni pubblicitarie ?) e non passava settimana senza che fossero proposte sul piccolo schermo commedie, tragedie e riduzioni teatrali di grandi opere letterarie. Attori del calibro di Romolo Valli, Tino Carraro, Corrado Pani, Paolo Stoppa, i Giuffre', Vannucchi, Gianrico Tedeschi, De Filippo... si incaricavano di far affezionare il pubblico al proscenio ed a ritmi lontani dal frenetico montaggio del cinema di massa. Oggi le possibilita' di assistere alla messa in scena di questo e di altri testi teatrali, sono molto piu' ridotte, a meno di non disporsi ad affrontare citta' e metropoli "rinocerontiche" (appunto) la cui vista e' bastevole a rendere l'attualita' della sceneggiatura di Jonesco, che rende con una profondita' ed una varieta' di temi superiori alla Peste di Camus, la pertinenza di questo dramma con la tragedia sociale e culturale alla quale ci e' dato di assistere. Nella citta' che fa da sfondo al testo, si diffonde infatti una epidemia che provoca la trasformazione degli uomini in rinoceronti e le cui vittime sono in principio, proprio come accade oggi nella realta', il linguaggio e la logica. "Non sai piu' cosa dire" proclama la fidanzata del protagonista "... Dobbiamo sforzarci di capire la loro psicologia, di parlare la loro lingua...". La presa d'atto della catastrofe imminente sfocia assai presto nella lotta fra due fazioni: quella dei rinoceronti e quella degli uomini, conflitto cui Jonesco sembra non prendere parte, salvo il suggerire l'appartenenza dei primi (dalla condotta istintiva, irruente ed uniforme) ad un insorgente contesto totalitario ed il legame dei secondi con la dimensione del dubbio che si estende financo alla teoria evoluzionista ("E chi ti dice che non siamo proprio noi che abbiamo bisogno di essere salvati ? Forse gli anormali siamo proprio noi." "L'uomo e' superiore al rinoceronte !" Non lo nego ma neanche lo affermo, solo l'esperienza ce lo dira'!" dichiara uno dei protagonisti) e la percezione dell'ineluttabilita' della rovina ("Eppure ci si abitua, sa ? Piu' nessuno fa caso ai branchi di rinoceronti che corrono per le strade. I passanti si scansano, poi riprendono la passeggiata facendosi gli affari loro come se niente fosse"). Anche il personaggio principale, che oscilla fra la dimensione borghese ed il dubbio esistenziale e filosofico ("Questo non significa che non sia o non sia stato un uomo onesto. Ma le persone oneste diventano onesti rinoceronti. E' proprio perche' sono in buona fede che si lasciano ingannare.") soggiace dapprima all'esitazione e all'autocritica. Tanto da supporre che vi siano persone illuminate (Il "filosofo") in grado di districare la matassa o trovare un rimedio per il dilagare del malanno, prima di apprendere che anche quest'ultimo (la cui finta logica Jonesco si pregia di perculare: "Il gatto ha quattro zampe, dunque Isidoro e Fricot debbono essere due gatti". "Anche il mio cane ha quattro zampe!" "Allora e' un gatto.") e' incorso nella trasformazione. Nel finale il protagonista assiste alla progressiva distruzione di case e strade e si dispone ad affrontare, armato di carabina, un lungo assedio. Che non somigli al tipo di assedio al quale sono e saranno sottoposti tutti coloro che pensano ancora in termini di umano e disumano e' arduo da dimostrare. Ed in questa similitudine sta tutta la modernita' ed il carattare quasi precognitivo dell'opera. Che mi auguro possiate leggere o rileggere alla (fioca) luce di questi anni infausti. ("Il rinoceronte" (1959) di Eugene Jonesco.)

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  82. Ampio e' il catalogo di nefandezze da addebitare al liberismo. Tirate giu' un elenco e le sottoscrivero' tutte ad iniziare dal disinteresse per chi vive di stenti e per una retribuzione dignitosa dei lavoratori. Tuttavia sostenere che esso affermi: "il corpo e la mente dei cittadini appartengono allo Stato" e' mentire. E farlo strumentalmente affinche' comunismo e fascismo non vengano tirati in ballo quando si considera l'attuale svolta autoritaria che interessa l'Occidente. Se non si comprende che essa si richiama a qualcosa di vecchio (i totalitarismi del XX secolo) e confluisce in qualcosa di nuovo, credo non si sia capito nulla del trend in corso. Il liberismo ti lascia allegramente morire di fame, ti sfrutta, auspica che le risorse da dedicare ai piu' sfortunati siano ridotte all'osso e che conseguentemente l'imposizione fiscale si avvicini sempre piu' allo zero, d'accordo, ma non postula la sanzione statale, il ricatto governativo, la preordinata omologazione del pensiero, la censura per decreto, il confino per i dissidenti... Questi mezzi sono riconducibili ad altre correnti di pensiero, ad altre ideologie. E sono ancora oggi teorizzati e cullati da altri. Ricordiamocelo, se ci va di ragionare onestamente.

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  83. LEZIONI DI TOTALITARISMO

    Mi metto a seguire, una tantum, un documentario su Rai Storia, confidando di stare al riparo da propagande progressiste e/o filo governative. E invece no. Espressa in modo ancor piu' subdolo che altrove, ecco l'essenza del totalitarismo: nel contesto di un programma dedicato alla militarizzazione delle montagne durante la Grande Guerra sentir ripetere per ben tre volte da ospite e conduttrice..."una scoperta resa possibile dal cambiamento climatico". In quel momento ogni pur lodevole intento documentaristico scompare e rimane Orwell. Il consentire ad un assunto privo di riscontri scientifici di farsi strada nelle menti, attraverso vie traverse e ripetizione dei concetti, costituisce infatti la forma principale attraverso la quale un regime di stampo totalitario impone le proprie idee. Che tale condotta annoveri la presunzione di avere a che fare con una platea di sprovveduti dice, inoltre, molto in merito ai propagatori di queste frottole. Immense, epocali frottole.

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  84. Ora che i cuori degli italiani paiono tutti palpitare per i migranti, mi sovviene un sogno fatto un paio di anni fa. Vi erano montagnini del nord impauriti dall'arrivo di gente dalla pianura, genti del sud terrorizzate dalla discesa di concittadini del nord, isolani accanitamente contrari allo sbarco di turisti, vicini che spiavano e segnalavano i propri dirimpettai, scalmanati che caldeggiavano la creazione di lager, guardie che inseguivano tizi sulla battigia...A volte la memoria mi tradisce tanto dal farmeli sembrare eventi reali. Ma poi mi dico che ad un popolo dal cuore cosi' grande, tutto questo non può proprio esser successo.

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  85. Le false cause non hanno martiri, ne' bonzi, ne' includono il sacrificio volontario. Cosi' fra gli alfieri della truffa "green" o di quella interventista non troverete mai alcun De Donno, alcuna Schirillo', alcuna Dugina, alcun Assange, alcuno sfigato costretto a far da cavia per gli interessi della Pfizer, non troverete nessuno che partira' volontario per il fronte o esortera' in tal senso i propri figli o rinuncera' ai propri privilegi. Perche' mai ? Perbacco, perche' son cause fasulle, atte a procurare soldi e potere a chi di soldi e poteri ne ha gia' molti. Ecco l'ennesimo trucco per distinguere cause vere e cause false. Quelle false non includono il martirio. Mica storie, mica fuffa.

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  86. Beckett, Jonesco, Orwell, Huxley, Kafka...brillano ormai da due anni di una luce accessoria che rende le loro gia' ineguagliabili opere manifesti della follia collettiva, dell'assurdo gia' visto e di quello a venire, di quello vissuto e di quello che vivremo..

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  87. CORPO ED ANIMA

    Trump e' magari il tipo che ti lascia morire di fame, ma non ti impone di produrti in sceneggiate mentre stai agonizzando. I nostri leader purtroppo si'. Destra o sinistra non importa, hanno entrambe virato (la sinistra fa da traino) verso il totalitarismo, la cui radice e' in Marx. Ovvio che il contenuto non sia piu' quello originario, non penso di doverlo spiegare, ma il moto di fondo e' lo stesso: l'affabulazione collettiva condita di imposizioni, l'austerity mentale: la Co 2 il nuovo plusvalore, il combustibile classico la nuova borghesia, la difesa del nazionale il nuovo capitalismo, il sostenibile impossibile da raggiungere il nuovo paradiso proletario... La vecchia cara DC, da questo punto di vista, ti lasciava in pace: potevi credere o non credere, apprezzare l'individualismo o il societario ; questi, invece, destra e soprattutto attuale sinistra, ti vogliono mobilitato, coeso, innamorato della fanfaluca che hanno chiamato bene comune, vibrante per ogni nuova baggianata di importazione. Ti desiderano tutto, insomma, corpo e (finta) anima. Esattamente come ti desidera tutto ogni regime totalitario che si rispetti.

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  88. Prima crei un parallelismo fra nazionale e fascista. In seguito, in base a questo, demonizzi il nazionale. E poi lo distruggi.

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  89. Il piddino si chiede se rispetta i canoni europei; la Meloni si compiace che sia di origine Ucraina; una woke la considera un simbolo di discriminazione sessuale; Berlusconi fraintende; Galimberti la fa stendere sul lettino per decidere di cosa si tratti; Bassetti si chiede se e' "sierata"; Renzi se sia possibile fondarci un partito e poi accoltellarla; il P.d.R. ci tiene su un discorso scontato; la Consulta si riserva di dichiararla costituzionale. La patata e' rimasta tale nei secoli, l'Italia nel frattempo e' imputridita oltre ogni limite.

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  90. Ci si vede li'. Alle cinque del tuo orologio da polso, le cinque e sei dell'orologio dell'auto, le cinque meno due del tuo PC, le cinque e un minuto del tuo telefonino, le cinque e tre, battute dalla campana, le cinque dell'avviso elettronico lungo la Provinciale, le cinque mai esistite, in punto, di domani. Paul.

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  91. IL GENE C

    Coloro che nascono con il gene del conformismo saranno inevitabilmente portati ad aderire alla poverta' di pensiero offerta dai potenti di turno o dalle opinioni che vanno per la maggiore. E' una condizione irredimibile di tutti i conformisti. Al contrario chi possiede il gene della critica sara' ineludibilmente condotto a richiamarsi ai classici del pensiero (fosse anche per criticarli, in parte) per studiarli e ricavare da essi le ragioni, i processi logici, i ragionamenti, le scoperte scientifiche, i saggi avvertimenti che le mode correnti ignorano, trascurano, avversano. Ecco perche' un vero conformista dell'oggi apprezza un ministro speranza e si tiene ben alla larga da Aristotele, Voltaire, Lavoisier, Locke, Thoreau e via cantando. Il conformista ha bisogno di aderire agli indirizzi del capo, senza spendersi troppo nel ragionare se abbiano un fondamento o meno, se si richiamino alla scienza o alla giustizia, se conducano verso il paradiso terrestre o l'abisso. Di volta in volta potra' trattarsi di aderire alla persecuzione di una minoranza, al confinamento della dissidenza o quel che volete voi. Il conformista dovra' prima accettare e mostrarsi allineato e zelante e poi giustificare con implausibili motivazioni, a se stesso e agli altri, perche' un bar deve star chiuso ed un pullman sovraffollato puo' circolare; perche' un passeggiata all'aria aperta e' vietata ed e' invece raccomandata la permanenza in una abitazione insalubre ed inquinata. Non so se mi spiego... Dimenticavo...il conformista e' quasi per definizione un leccaculo, un iconoclasta ha invece sempre da perdere.

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  92. Deve aver grandinato. Lamiere picchiettate, rami spezzati, la vite distrutta. Silenzio. Silenzio. Poi pioggia, sottile. Canto del rincrescimento per le cose perdute. Arcobaleno. Ombra dal passo lento Al far della sera la luna si e' ingrossata e sotto di lei il fiume. Sulle sue acque il tuo amore e' scivolato via.

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  93. Sfottimi, sfottimi, ma intanto io sto bene qui, in mezzo al cemento. Grana grossa grana fine. Calcestruzzo di tutti i tipi e per tutti gli utilizzi: Marmo, vetro asfalto, leghe le piu' varie e vivaci. Ho l'occhio spento del topo morto male e comincio a imputridire. Ma questi occhiali da sole, li' da te, non li trovi. Mi faccio un waffle.

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  94. MITI

    L'AFFERMAZIONE CHE "I SIERI CI HANNO SALVATO DALL'EPIDEMIA" FA IL PAIO CON "LO SPIRITO DEMOCRATICO CI HA SALVATO DAL TERRORISMO". SI CREANO QUESTE GIGANTESCHE FROTTOLE CHE VENGONO INCULCATE NELLE MENTI ATTRAVERSO CELEBRAZIONI E RIPETIZIONI... PRIMA DI TUTTO PENSARE CHE NELLA PORZIONE DI MONDO VIGILATO DA NATO E CIA ABBIA POTUTO SVILUPPARSI E PROSPERARE UN MOVIMENTO ARMATO DI ISPIRAZIONE MARXISTA E' RISIBILE (E INFATTI A LASCIARCI LE PENNE SON STATI PERSONAGGI SCOMODI). IN SECONDO LUOGO DOVREBBERO SPIEGARE PER QUALE VIA QUESTO "SPIRITO SANTO DEMOCRATICO" SI SAREBBE CONCRETIZZATO. BEN STRANO, INFINE, CHE ESSO NON ABBIA CONSENTITO DI FAR GIUSTIZIA NEI CASI MATTEI; PIAZZA FONTANA; EMANUELA ORLANDI; USTICA...ED IN.MILLE ALTRI EPISODI RIMASTI TUTTORA NON "UNTI" DA QUESTO MIRACOLOSO AFFLATO "DEMOCRATICO".

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  95. Sono inciampato in un post...parla di Beauty Forum, della creazione di "story telling" e di proporre immagini o profili "di successo". Materia in abbondanza per Beckett, insomma...se fosse ancora vivo. 😒 La tizia ripresa o autoripresasi nel post testimonia con un genuino (sembrerebbe) piglio di intraprendente entusiasmo che sta parlando di cose che possono trasmettere passione e felicita' e, devo dirvelo, sembra proprio contenta. La prossemica e l'abbigliamento, con apprezzabili richiami vintage (un supposto stile British ante '70', si direbbe) lo testimoniano. Esistono dunque questi universi (a me sconosciuti) composti di "influencers", "beauty" e "creazione di profili". Da buon boomer son fermo a cose molto piu' vecchie, lontane da quelle evocate, ma devo ammettere che il mondo e' vario ed e' bello (o era bello) anche per questo...

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  96. Un certo tipo di sconforto "aulico", quando afferisce involuzioni generate da fattori pratici, tendo ad evitarlo. In primis perche' questi fattori sono sempre riconducibili a persone reali ed in secondo luogo non saprei dire quanto "siamo effettivamente peggiorati" o quanto la velocità e la potenza dei media siano in grado di farmi giungere a quella conclusione. Che si sia una razza in gran parte grama va certamente messo in conto (ma Socrate, Michelangelo, Lavoisier, Faraday, Leopardi, Orwell...non erano forse umani ?) che si peggiorera' tutti alla grande se si resta sotto il giogo degli odierni ed avidi cretini e' a sua volta una previsione assai certa...ma addossare "poeticamente" a tutti la responsabilita' che e' principalmente di qualcuno, mi domando quanto sia logico, giusto e fruttevole...

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  97. "VERO" E "FALSO" SONO DIVENUTI I COMODI STRUMENTI DI CENSURA DEI CREATORI DI UN MONDO FALSO. UN SETACCIO CON I FORI CALIBRATI SULLA CONVENIENZA IDEOLOGICA DI CHI LO IMPONE. LA PUBBLICITA' E' UN ESEMPIO COSTANTE DELLL'IMPIEGO DI QUESTI METODI; I TELEGIORNALI E LA GRAN PARTE DELL'INFORMAZIONE IDEM. VERO E FALSO, QUALORA PROFITTEVOLI, DEBBONO ACCOMPAGNARE L'AZIONE DI OGNI DISSENZIENTE DEL NUOVO MILLENNIO, SENZA CHE CI SI CRUCCI PER IL LORO UTILIZZO, QUALORA CIO' RISULTI UTILE E PROFICUO ALLA CAUSA.

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  98. Quell'ipocrita stupore di retroguardia che ancora permea il giudizio sulle principali tragedie collettive...persecuzioni religiose ...nazismo....comunismo: "come e' stato possibile?" "oggi non potrebbe ripetersi..."...finira' per ammantare anche la tragedia in corso...eppure...essa ha una sua storia...proprie indegne peculiarita'...proprie condotte ignobili...una propria perversa ratio. Mettete insieme gli elementi, la somma dei drammi locali (che interessano TUTTO IL PAESE) e vedrete che qualche spiegazione la trovate...cercate nel cassetto dell'ignavia, della demagogia, del risparmio sulla pelle dei cittadini, della noncuranza, dell'indisponibilita' di medicine e dispositivi di protezione, dell'approssimazione, della burocrazia, della volonta' di non "sfigurare" (sfigurando la vita degli altri), dell'egoismo...della complice supponenza...cercate e troverete...quel che gia' sapete

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  99. L'importanza di questo autore, tanto citato ultimamente, non sta soltanto nell'averci messo in guardia rispetto a futuri (e sempre piu' plausibili) totalitarismi, quanto nell'aver indicato, la societa' e l'ideologia comunista, oltre a quella fascista, fra le principali manifestazioni del totalitarismo, e averlo fatto, per di piu', da posizioni "socialiste". Talche' il suo insegnamento risulta ancor di piu' inviso ad una certa parte politica, la quale ha da sempre tentato di rappresentarlo quale fascista mancato. Il fatto che esso sia cosi' dettagliato, profondo, efficace, che indichi le precise caratteristiche che distinguono democrazia e totalitarismo, che ben si faccia intedere da chi vuol comprendere, e' semmai un ulteriore motivo di odio nei confronti dello scrittore. Poco importano la sua partecipazione, quale volontario,alla guerra civile spagnola fra le fila repubblicane (il suo del tutto casuale inquadramento in un reparto anarchico ne comporto, si annoti, la persecuzione da parte delle milizie staliniste) ed il suo dichiarare: "Fra una guardia che batte un operaio il quale protesta per i propri legittimi diritti, sapro' sempre da che parte schierarmi". Orwell rimane un personaggio assai scomodo alla fazione che si pretende progressiva, umanitaria ed internazionalista. Lo si vorrebbe includere in quest'ultima platea, ma al tempo stesso, si percepisce che la sua profonda indagine sui vizi gia' presenti nell'ideologia comunista, e peggiorati nella sua realizzazione costituira' sempre un ostacolo sulla via dell'ipocrita predicozzo, della cui falsita' i suoi promotori sono i primi ad avvedersi. Orwell rappresenta, con le sue opere, un inno alla liberta' di pensiero; un inviso e costante manifesto contro ogni paraocchi ideologico. Da leggere e rileggere, muniti di matita, con la predisposizione, ripeto, con la quale si affronta un manuale o un testo scolastico, piuttosto che un romanzo.

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  100. VEZZI ARTISTICI

    In molti, nel mondo dello spettacolo non perdono occasione per precisare: "oggi ho suonato con tizio, usando le dovute cautele"; "ieri ho ballato con tal altro, con le precauzioni del caso"; "partecipero' alla performarce, badando di osservare ogni regola..". Sono abituati a fiutare gli umori del proprio pubblico, le loro propensioni forcaiole che badano bene di non irritare. Altra bandierina in favore della compiacenza. O dell'arte della compiacenza, se preferite.

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  101. CONTESTO.

    (Sostituzioni etniche ovvero come distinguere un riflessivo "di sinistra" amante della realta' da un adoratore del pensiero unico travestito)

    Che perizia nel mascherare la perdita di un territorio, della sicurezza a lungo termine, della facoltà' di conservare, rinnovare o rifiutare una cultura senza infamarla; quale abilita' nel dissimulare lo spossessamento, l'espropriazione, l'usurpazione, il taglio di ogni radice; nel ridimensionare o nascondere la vergogna che ci hanno imposto di provare soltanto perche' si e' cristiani o agnostici o atei, in ossequio a vecchie condotte occidentali. Per l'impero romano venne e viene tuttora scomodato il termine crollo; oggi l'infingardaggine che data ormai decenni costringe a parlare di inclusione, di accoglienza appassionata ed imperitura, di rinuncia a confessioni che possano risultare offensive, di delibazione di cibi politicamente corretti, di celebrazione contenuta (in realta' vigilata) delle festività tradizionali e via dicendo. Le menti sono ormai talmente colme di queste finzioni che ci si sono quasi affezionate. Ma una rinuncia, vista da un occhio terzo, resta una rinuncia. Una sconfitta epocale resta una sconfitta epocale. Guidata negli anni ed ardentemente desiderata dai nostri capi.

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  102. Mi scappa di parlarvene. Di questo libro riedito da poco, ma uscito nel 1977, degno, secondo me, di stare accanto ai capolavori distopici che ben conosciamo ed ai piu' nobili fra essi. Prendete con le pinze critiche, sinossi, prefazioni e sunti che (interessatamente, forse ?) si riferiscono a "loro" come ad "individui". Se anche non avessimo vissuto nel travagliato biennio appena lasciato alle spalle, capiremmo presto, leggendo questa raccolta di racconti, che non si tratta di questo, che gli impassibili e crudeli realizzatori dei deliri che vengono descritti (in un crescendo ansiogeno ed inquietante) non sono individui piu' o meno sparsi o piu' o meno composti in reggimenti. Il capitolo che si apre a pagina 56 ci offre tanti (forse troppi) indizi sugli autori e gli scopi della deriva collettiva oggetto del libro. Vi si legge, fra l'altro: "...intravidi all'interno delle casette ordinate barlumi di schermi televisivi...Hanno regalato televisori a tutti." Ed anche: "La non conformita' e' una malattia...Offriranno ad ognuno di noi una casa, che possiamo rifiutare, e' tutto corretto nella procedura, c'è' l'ambiguita' della scelta". In questo stesso capitolo i ladri di libri e di ricordi, gli aggressori, mutilatori ed uccisori di artisti e scrittori, di musicisti ed outsiders non paiono piu' semplici individui, ma anelli di una catena piu' ampia e ben piu' temibile, comprensiva di un governo o di un apparato legislativo connivente. Se questi stralci non vi hanno fatto suonare alcun campanello, se non rilevate alcun pericolo immediato per tutti noi, di fare la medesima fine dei protagonisti dei racconti, lasciate perdere, passate oltre. In caso opposto procuratevi questo inatteso e quanto mai attuale capolavoro. ("Loro" di Kay Dick. Edizioni Minimum Fax).

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  103. "...come se anche la natura potesse essere conviviale e materna, come se la natura potesse avere uno sguardo partecipe per una qualsiasi societa' umana, come se si potesse avere nei suoi confronti un rapporto che non sia stoico...di una necessita' imprevedibile e spietata, cui opporre una sfida, una liberta' ancora piu' grande."

    (Jean Braudillard. "America").

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  104. ASPETTANDO L'ORSO

    "Avevo valutato...considerato...concepito che si potesse giungere a questo, ma anche sperato ardentemente di no". Immagino la reazione di Cechov, se fosse vissuto molto piu' a lungo, di fronte al teatro di Beckett, a quell'avanguardia che dall'autore russo ha certo pescato a piene mani. "Ma, mio caro, alla fine e' questo cio' che restera'; e' questo l'estremo finisterre, vedi bene...il senso dell'eternita' che a te e' mancato, l'ho preso in braccio io e dopo di lui, non c'è' piu' niente. Niente di niente, eccetto la stretta sopravvivenza". Poi l'irlandese alza un drappo per mostrargli un enorme plantigrado, imprigionato in una gabbia. "Tolto di mezzo lui, ho potuto soffermarmi su chi gli stava intorno. Sui burocrati, gli inutili, gli abbietti, i sofisti, i vanitosi, ma anche su quelli che sempre ci proveranno e sempre resteranno delusi. Ho agito per sottrazione, vedi ? Ho fatto sparire la vita nelle sue sembianze piu' appariscenti e ne ho conservato ed amplificato l'inesorabilita'. Ho accantonato la vivacità del circo e mostrato soltanto il suo pubblico. I re, i possidenti ed i maggiordomi svogliati, le donne parlanti e quelle silenti, i piu' o meno ottimisti, i piu' o meno consapevoli o volenterosi. La platea, insomma, quella che sta davanti all'orso, quella dei sopravvissuti".

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  105. Abbiamo inventato le categorie di bene (socialmente utile in un certo luogo e momento storico) e male (l'opposto) al fine di assicurare la solidita' dei consorzi umani ed ora tentiamo di applicare queste categorie alla natura, che e' impermeabile ad esse, in quanto regno del mistero e del "caos". Sottaciuto, in quella miserevole commedia del "quanto siamo bravi ed efficienti noi", vi e' il concetto che l'orsa rappresenti il male, il criminale di turno, il Dillinger refrattario alla civilizzazione (del resto, sto infingardo ha finto di non intendere i precetti impartitigli in italiano, di non saper leggere i cartelli, di non saper distinguere un turista da un aggressore, no ?). Si tocca quindi, in questi giorni uno dei punti piu' bassi della nostra societa' che la colloca culturalmente piu' indietro rispetto all'epoca della pietra. Dubito infatti che a quei tempi in nostri antenati prendessero di volta in volta le "ragioni" del fulmine o della sua vittima, della fiera o del malcapitato; delle fiamme o del bruciato vivo, della siccita' o del morto di sete e cosi' via. E' piu' verosimile che prendessero atto dell'ineluttabile, imparassero proficuamente ad evitare i pericoli e tirassero avanti. Il nostro e' un segno di profondissima involuzione credo. Ed altresi' penso che i peggiori rappresentanti di questa assenza di ragionamento, cuore e buon senso siano quelli che, in vario grado, e a diverso titolo, ci regolano e prendono decisioni per noi. E ci governano con la medesima spietatezza, travestita da efficienza, con la quale decidono le sorti dell'orso. Dell'innocente orso.

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  106. STATO DI ECCEZIONE MENTALE

    Si ha quando l'intelletto abdica temporaneamente dalle sue funzioni, rinunciando all'utilizzo delle classiche formule logiche di inferenza: induzione; deduzione; terzo escluso e via dicendo. Cosi' che una SOSTANZA CHE NON VACCINA possa ESSERE DEFINITA VACCINO oppure che un INVIO di armi possa ESSERE RITENUTO UNA RICHIESTA DI PACE. Queste isole di temporanea e locale rinunzia al ragionamento si faranno sempre piu' diffuse man mano che satrapi e media a loro disposizione vorranno inibire ogni dissenso. Il bi pensiero viene consentito da questa vacatio, poiche' il principio del terzo escluso impedirebbe di ritenere corretti, al contempo, due concetti antitetici fra loro.

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  107. SENTIMENTAL MOOD

    La loro eguaglianza si chiama omologazione. I loro nemici sono i ricordi ed ogni tipo di retaggio, di propensione individuale, appartenenza culturale o territoriale, di dissimiglianza fra esemplari umani. La loro matematica non e' un linguaggio, ne' una approssimazione: due mele, tre arance e due pesche fa comunque 7. Sette esemplari da gestire, far sentire uguali, spiantare, soffocare in ogni possibile maniera. Tu ridi gli altri ridono. Non c'e' ragione di non ridere, evidentemente. Il mood del giorno e' propagandato per tempo. Riso, entusiasmo, cordoglio. Su uno sfondo di implacabile, indiscutibile bonta'. Bonta' collettiva. Per tutti. A fiumi.

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  108. Alla comprensione profonda di questi fenomeni, si e' sostituito il rifiuto della estetica degli aguzzini, e soltanto di quella. Giacche' fa comodo al potente di turno che ci incammina verso totalitarismi di segno opposto o del tutto nuovi, affermare: 'vedete bene, io non indosso il fez, non porto i labari delle SA e sono sprovvisto di olio di ricino. Non son pericoloso, io.'

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  109. LA PUBBLICITA', UNA DELLE MANIFESTAZIONI PIU' APPARISCENTI DELLA CIVILTA' CAPITALISTICA, FINO A IERI EVITAVA COME LA PESTE OGNI TIPO DI ALLUSIONE POLITICA, OGNI ELEMENTO CHE POTESSE ESSERE LETTO COME SPARTIACQUE IDEOLOGICO (LIMITANDOSI AD IMPLICITE DEMARCAZIONI BASATE SUL GUSTO E SUL CENSO). AMBIVA RIVOLGERSI AL PUBBLICO PIU' AMPIO POSSIBILE, ALLA PLATEA PIU' INDISTINTA. OGGI NON PIU'. FATECI CASO, STRIZZA DI CONTINUO L'OCCHIO AI TEMI INVENTATI O PRIVILEGIATI DA UNA CERTA PARTE POLITICA E LO FA CON UNA RISOLUTEZZA CHE HA QUASI CARATTERE DI IMPOSIZIONE. NON E' UN SEGNALE TRASCURABILE. E PER CERTO NON E' UN SEGNALE SLEGATO DAL MUTAMENTO CHE SUBISCE IL LIBERALISMO, DAL SUO TRASFORMARSI, IN QUALCOSA DI NUOVO, CHE SI CHIAMI CAPITALISMO DI SORVEGLIANZA O IN ALTRO MODO.

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  110. FASCISMO INCOSCIENTE.

    QUELLA FASE DI SCARSA LUCIDITA' CHE SUSSEGUE AL RISVEGLIO NELLA QUALE ANCORA IGNORI SE OGGI SARAI SOSTENIBILE O INCLUSIVO O RESILIENTE O NON BINARIO O WOKE... O TUTTE QUESTE COSE INSIEME...

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  111. Ti attendi un protagonista lucido ed invece eccoti un mezzo soldato ed un mezzo ascesso dentario, pensi ad una qualche denuncia del colonialismo e ti viene servita una rassegnata ricognizione dei limiti umani, resti in attesa di bene e male ed entri in una serie di zone grigie...in un continuo, meraviglioso spiazzamento che somiglia alla vita. Alla cui imprevidibilta', forse, Flaiano non era in principio preparato. E che, a differenza del suo marziano a Roma, in qualche modo continuava ad inquietarlo. Piccolo capolavoro dimenticato da riscoprire oggi, in un'epoca di giusto e sbagliato, di buono e cattivo, di uno e zero.

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  112. PIEGATI E COPRITI IL CAPO

    Chi si ostina a diffondere le specifiche ufficiali sulla conduzione di una corretta "vita sociale" (sali cosi', scendi cola', piegati in questo modo, procedi cosi' e cosa') mi fa sorridere. E questo avviene per una serie talmente lunga di motivi che mi stanca perfino pensarli, figuriamoci scriverne. Atteso quanto e' accaduto, accade ed accadra', io direi: "cerca di sopravvivere, possibilmente infliggendo al tuo prossimo il minor male possibile, nel farlo, consentiti di continuare a riflettere e, se del caso, a sorridere". Personalmente, a partire dalla definizione di "distanza sociale" (in luogo di "distanza fisica") sto sorridendo abbastanza frequentemente. Sorrisi amari, si intende...

    P.S. "Piegati e copriti il capo" era il suggerimento alla popolazione diramato dalle autorita' americane in caso di bombardamento nucleare...

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  113. SREGOLARIZZAZIONI

    In ossequio al principio di azione reazione ogni regolarizzazione ha, quale contro altare, molteplici sgregolarizzazioni. Io, per primo, ne sto subendo l'effetto.

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  114. VEDI NAPOLI

    Le citta' italiane finalmente unite dal medesimo, euristico, entusiasta abbraccio:
    Vedi Napoli e poi...ti becchi una multa
    Vedi Milano e poi...ti becchi una multa
    Vedi Genova...

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  115. SPARTIACQUE

    DISSENZIENTE: Lo Stato e' divenuto un regime autoritario poiche' e' stata ripetutamente violata la Costituzione; gli uomini preposti a difenderla la oltraggiano ulteriormente; i cittadini sono stati discriminati ed usati come cavie; il Paese, nonostante il parere contrario di gran parte della popolazione di ritrova quasi in guerra; la libera espressione e' soggetta a censure; i media ufficiali sposano sistematicamente le versioni governative; la tripartizione dei poteri e' divenuta aleatoria; i sindacati in luogo di difendere gli interessi dei lavoratori son divenuti un braccio operativo dei partiti progressisti.

    "WOKE" PROGRESSISTA: Lo Stato e' divenuto un regime autoritario perche' sanziona i partecipanti ai rave.

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  116. IL POTERE

    Il potere, indiscutibile e decisivo di cio' che non si vede o a mala pena si percepisce fenomenologicamente. In c...a Marx ed ai materialisti; agli assertori dei nuovi dogmi poiticamente corretti; agli affamati di telefonini. Alle prossime elezioni, sulla seconda scheda, barrero' il simbolo del partito del trascendente, ovviamente con una penna invisibile.

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  117. Non e' che egli impazzisca per via dell'insensatezza del Cosmo, piuttosto, forse per l'impossibile dialogo con il caso, la coincidenza che lo ha generato. E tanto piu' un tempo innalzava vessilli ed onorava il senso che noi attribuiamo, in ogni epoca, all'Universo, piu' ora sprofonda nell'ignoto, nel disorientamento e nella follia. La stessa che Herzog rappresenta in Cuore di vetro e in altre opere affini. Mi sembra di poter affermare che anche in questo consiste la differenza fra un classico e la paccottiglia odierna, Wenders compreso. Anzi, inserito ad honorem. Da rivedere, per disintossicarsi dalla altrettanto folle (ma ben programmata) idea di sostenibilita' degli attuali progressisti.
    (Aguirre furore di Dio, di Werner Herzog)

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  118. VROM ! VROM !

    E' ORMAI TUTTO TALMENTE RAPIDO. LE IDIOZIE CHE SENTI, ACCENNATE, LA MATTINA, LA SERA SON GIA' QUASI PROVVEDIMENTI DI LEGGE. PENSA AD UNA DETERMINAZIONE STUPIDA E DOPO QUALCHE GIORNO LA VEDRAI REALIZZATA. OLTRE AD ESSERE DEI GENII, LEGGONO ANCHE NEL PENSIERO.

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  119. Lo slogan mascherato da locuzione inappellabile offre facili vittorie agli amanti del nuovo totalitarismo. In primis perche' rappresenta una attraente scorciatoia al ragionamento (dici "no vax" e tagli corto, senza chiederti se in effetti si stia parlando di vaccini e di anti vaccinisti); in secondo luogo perche' unisce, nel suo ampio utilizzo, pletore di imbecilli schiavi del media televisivo e riverenti nei confronti dei farabutti che tali terminini escogitano; infine poiché agevolano una non dichiarata censura nei confronti di chi ha un pensiero differente. Le espressioni che abbiamo imparato a conoscere e disprezzare, attenzione, sono ben congegnate macchine da guerra, alle quali diviene sempre piu' difficile opporsi, anche quando si mutano in ossimori esattamente come accadeva in 1984 ("La liberta' e' schiavitu'", "la guerra e' pace" e via dicendo. Ed accettarne l'utilizzo da parte dell'interlocutore significa perdere in partenza.

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