martedì 11 gennaio 2011

RACCONTI 5

APOCALISSE


Ci siamo. Le previsioni catastrofiche dei popoli antichi, i vaticini apocalittici ripresi dalle Scritture, condivisi dalle civilta’ precolombiane, prefigurati dai veggenti, scientificamente anticipati da irrise proiezioni matematiche, si prendono la loro rivincita, stasera. Succedera’, questione di ore. La televisione ne parla improvvisamente con serieta’, in prima serata. Indubitabili estrapolazioni matematiche vengono sciorinate con generosita’, ora che i giochi sono fatti. Ospiti attendibili confermano, indecisi solo sul minuto secondo, Si attende. Ci si riunisce. Ci si stringe gli uni agli altri. Ti osservo nella penombra del tinello, un orecchio alla TV. Poi distraggo lo sguardo. Sulla presentatrice. Sulle sue cosce. E ti guardo ancora e mi sembra….Non ne sono sicuro, ma mi sembra…,Lo spigolo della tua bocca forma ora un angolo meno acuto. Devo osservare meglio per capire. Ma si verifica, sta per verificarsi. Ti volti, Le labbra si schiudono quel tanto. La bocca si apre e succede. E parli. E dici la verita’.

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