martedì 11 gennaio 2011

RACCONTI 9

IL VENTO

E’ stato un pomeriggio strano, tenero e premuroso con me. E la sera non e’ da meno. Il tramonto e’ pacato e languido, il cielo da incanto, Vado a letto e poi,  quando mi sono sistemato bene, il vento. Un sussurro leggero, prima, che cede presto il passo a un turbinare agitato e senza pausa. Penso subito ai risvolti pratici. Alle cose accumulate sul balcone durante il giorno, quando si e’ fatta pulizia in casa. Ancora li’, in attesa di sistemazione. Ed instabili. Rifletto se alzarmi.Se sia il caso di metterle in  sicurezza mentre il soffio si fa’ sibilo e le imposte mal assicurate prendono a sbattere nervose avanti e indietro. Un rumoreggiare diffuso di oggetti che, anche in strada, vengono ora percossi dopo essere stati accarezzati. Il mondo e’ ormai piombato nell’oscurita’. Le tenui tinte del tramonto, di mezzora prima, non le ricordo nemmeno. Vado in esplorazione vestito approssimativamente perche’ e’ gia’ primavera e anche se mi spingo sul terrazzo, non puo’ fare cosi’ freddo. Afferro i lembi dello scatolone. Afferro una massa di oggetti che non riconosco subito e ce li lascio cadere dentro. Arretro i vasi e l’inaffiatoio. Imprigiono con elastici i portacandela e gli attrezzi da giardino. Ripongo quel che resta nella parte meno esposta del balcone e torno dentro. Mi passa il sonno. Una birra ci starebbe bene. Ma mentre mi dirigo verso il frigo mi prende una inspiegabile agitazione. Il suono, ora, e’ un tormento continuo e insistente , da tremare. Mi seggo in soggiorno. C’e’ una foto li’, di fronte a me, di quando ero giovane. Cosa pensavo. Cosa volevo? Che fine ha fatto la giacca che indosso? Mi e’ rimasto qualcosa, di allora?. E’ tardi, accendo la televisione per far tornare il sonno. Telegiornali, telefilm, cronache di rese incondizionate. Ogni tanto sposto lo sguardo e non vorrei, ma gli occhi tornano  alla foto e mi vedo perduto, vagante nello spazio, irrimediabilmente abbandonato, disperso fra nubi cosmiche, mentre sulla Terra soffia il vento. Questo vento.

Nessun commento:

Posta un commento